Il teramano che allena i super campioni del basket
Conosco Giustino Danesi de Luca da quando eravamo al liceo. E lo ammiro per la sua ironia, la sua intelligenza e il carattere estroverso. All’epoca, però, ero molto più impressionato dalla grazia e dalla potenza con cui, nelle gare dei 110 ostacoli, superava le barriere. Giustino Danesi non è molto alto. E aveva (e ha) una muscolatura possente che, forse, poco si adattava alla sua specialità. Eppure, da ostacolista, sprigionava l’eleganza e la forza di un giaguaro. Una saetta micidiale, precisa e velocissima. Da molti anni sono più abituato a vederlo impegnato ai bordi del parquet con la sua Armani Milano. La forza. Il suo pallino.
Un milione per 13 interinali, le spese folli della TeAm
Mentre noi poveri mortali ci ingegniamo (o ci ingegnavamo) per portare avanti le nostre misere vite al ritmo della crisi, c’è (o c’era) chi, senza preoccuparsi delle conseguenze, punta (o puntava) dritto al risultato. Quale?
Senza avvertire la necessita di rimestare nel torbido calderone di un leit motiv così caro ai colleghi in questi tempi, ovvero la nostra cara immondizia, vale la pena di segnalare alcune spese folli della Teramo Ambiente Spa (TeAm), la società partecipata dal Comune di Teramo che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in questo e in altri comuni della provincia.
Dati che ci vengono segnalati e che, parendoci un’enormità, noi vi ri-segnaliamo.
Il mosaico che rivive grazie agli studenti-volontari
Il mosaico romano torna alla luce grazie agli studenti volontari. Non sempre la burocrazia – intendendosi per tale l’insieme delle regole (a volte complicate, illogiche e lente) imposte dall’apparato amministrativo – offre il suo lato peggiore alla nostra sensibilità. Nel caso del liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi (Teramo), è addirittura una burocrazia dolce quella che ha consentito a una trentina di ragazzi di accedere volontariamente a un percorso formativo che consentirà loro di apprendere le tecniche del restauro “dal vivo”.
Saranno gli studenti delle prime due classi del liceo scientifico ad indirizzo ambientale e biomedico ad operare, sotto la direzione di un addetto della Soprintendenza ai beni archeologici, il recupero del pavimento appartenente a un’antica domus romana .
L’ex frate che si oppose all’Antonianum chiede giustizia
Questa è innanzitutto una storia di fatti e non di persone, su cui aleggia uno spesso velo di ingiustizia pur non potendosi dire con chiarezza dove siano i giusti o gli ingiusti o da quale parte sia la vera ragione. È la storia di Giovanni Pavan, nato a Treviso e residente a Teramo, anni 92, gran parte dei quali trascorsi a sondare le profondità della mente umana. Tanti i pazienti che sono transitati nel suo studio di psicoterapeuta. Una bibliografia imponente, che conta numerose pubblicazioni sulla psicoterapia e su altri argomenti relativi all’aggiornamento post-conciliare della Chiesa. Un curriculum ricco di tante altre esperienze oltre che dell’infinita passione per la ricerca che ha contraddistinto tutta la sua vita.
«Vi racconto onde gravitazionali e futuro dell’Aquila»
Eugenio Coccia non è solo uno scienziato. Nella sua carriera, iniziata al fianco di Edoardo Amaldi, uno dei Ragazzi di via Panisperna (il gruppo di studio guidato dal premio Nobel Enrico Fermi), vanta anche esperienze da manager di centri di ricerca.
L’ultima in ordine di tempo è la direzione del Gran Sasso Science Institute, sorto a L’Aquila dove c’erano una volta le palestre dell’Isef e più di recente gli uffici della ricostruzione. Il presente della struttura è invece rappresentato da open space, biblioteche, sale riunioni. E dall’impegno di quasi un’ottantina di studenti provenienti da tutto il mondo.
La biblioteca orfana, questione di (in)civiltà
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera dei bibliotecari della “Dèlfico”, che la dice lunga su come sia possibile sconfinare nella inciviltà anche nei Paesi che si definiscono civili.
Dal 1° gennaio 2015, in seguito alla Legge “Delrio”, le Province hanno competenza solo su viabilità, trasporti, edilizia scolastica. Tutti gli altri servizi ( e i relativi dipendenti) dovranno essere ripartiti tra Comuni e Regioni. Purtroppo la Regione Abruzzo che, al pari delle altre regioni, avrebbe dovuto indicare quali servizi già in capo alle Province sarebbero stati trasferiti ai comuni o sarebbero rimasti competenza regionale, non ha ottemperato a questa norma. Le Province, a loro volta, in base alla Legge di stabilità approvata a fine anno, dovranno comprimere del 50% i costi relativi al personale, a partire da quei dipendenti e da quei servizi non più ad esse affidati. Le Biblioteche Provinciali d’Abruzzo, e tra esse la Biblioteca “Dèlfico”, dal 1° Gennaio 2015 non conoscono il loro destino.
Paolo Di Sabatino a Sanremo con Grazia Di Michele
Paolo Di Sabatino, artista poliedrico del panorama musicale italiano e internazionale, parteciperà al 65° Festival di Sanremo accompagnando come pianista e arrangiatore i big in gara Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (alias Platinette) con il brano “Io sono una finestra”.
La collaborazione tra Paolo Di Sabatino e Grazia Di Michele è iniziata nel 2011 con la pubblicazione del cd “Voices” seguito da “Giverny” album edito da Rai Trade dove Paolo è produttore, musicista e arrangiatore.
La forza di Paolo Di Sabatino è l’assoluta cantabilità delle sue composizioni, peculiarità che, unite alla prolificità compositiva, lo rendono unico nel suo campo.
«L’esperienza più strana? La radiografia a un pitone»
Romina Di Costanzo, quando e come è nata la sua passione per la medicina veterinaria?
«Sembrerà una banalità, ma fare il veterinario era davvero il mio sogno di bambina».
Come è diventata medico veterinario?
«Intanto l’inizio è stato un po’ travagliato; non posso parlare di una vera opposizione da parte dei miei genitori ma mio padre fino all’ultimo ha cercato di convincermi a studiare medicina. Non ce la vedeva una figlia a fare un lavoro che per lui sembrava duro, pesante e forse ai suoi occhi non così prestigioso. Ha tuttavia capitolato di fronte alla mia fermezza e ha poi sopportato grandi sacrifici insieme a mia madre per mantenermi agli studi».
Chiarini, 120 opere d’avanguardia
Sono oltre 120 le opere di Alberto Chiarini in mostra per la prima antologica con cui la città di Teramo rende omaggio all’artista teramano scomparso prematuramente 26 anni fa. Un vero e proprio racconto attraverso dipinti, grafiche e immagini provenienti da istituzioni, collezioni private e dalla stessa famiglia, che raccoglie per intero l’intenso percorso artistico ed umano di Chiarini: dalle prime originali sperimentazioni durante il periodo dell’Accademia delle Belle Arti, a Roma, al sodalizio artistico con Guido Montauti e l’avanguardia del gruppo “Il Pastore Bianco” negli anni Sessanta fino al realismo lirico della maturità. L’antologica “Alberto Chiarini (1958-1988)”, presentata questa mattina in anteprima alla stampa, sarà inaugurata al pubblico alle 18.30 e resterà aperta fino al 25 gennaio 2015 negli spazi della Pinacoteca Civica di Teramo (viale G. Bovio) che, per l’occasione, sarà interamente dedicata alle opere dell’artista.
L’avvocato “velista” che gareggia solo in serie A
Non è Sergio Valente il parrucchiere delle dive, scherza lui, ma Sergio Quirino Valente. Avvocato di quarta generazione: padre avvocato, nonno idem, persino il bisnonno esercitava la professione. “Avvocato velista” si definisce, ma è sempre la sua vena ironica a farla da padrone. Grande organizzatore, ha tre passioni fondamentali: la legge (di cui vive), lo sport e la musica.
Sergio Quirino Valente, iniziamo dall’uomo di legge. Come è diventato avvocato?
«Devo dirle la verità: nella mia testa non dovevo fare l’avvocato. Mio padre, per sua passione, mi aveva indirizzato verso due strade: la musica e gli studi di giurisprudenza. Così mi diplomai in pianoforte e mi laureai in legge. Ma la mia vita era la musica. E io onestamente pensavo che avrei fatto il musicista. A venticinque anni, però, mio padre morì e la mia vita cambiò. Rimasi con mio zio, anche lui avvocato. Ma sentii ugualmente una grande responsabilità sulle spalle. Era il 1980. Da lì è iniziata la mia carriera».