Archivio per la categoria ‘Cultura & Spettacoli’
Nanco, il “brigante” che canta l’Abruzzo di Marcinelle
Si fa chiamare Nanco (come il leggendario brigante che si opponeva ai Savoia) ma il suo vero nome è Nino Di Crescenzo. Di professione fa il tabaccaio e alla tabaccheria che ha ricevuto in consegna dalla sua famiglia, con il tempo, ha annesso anche un bar. Vive a Notaresco, un piccolo comune dell’entroterra teramano.
Circa sette anni fa varcò la soglia del suo bar-tabacchi Goran Kuzminac. Il grande cantautore, scomparso due anni fa, vide per caso i testi che scriveva e lo incoraggiò a continuare. Nanco non sapeva neanche suonare la chitarra né aveva mai preso lezioni di canto. Così, da autodidatta, a 38 anni suonati, inizia.
L’Abruzzo gotico che assomiglia a un racconto di Poe
Non capita tutti i giorni di imbattersi in chi ha una passione analoga alla propria. Se poi la passione si rivela gemella, il caso è unico. Pensavo peraltro di essere tra i pochissimi, attualmente, a osservare la mia regione, l’Abruzzo, con gli occhi di scrittori come Poe o Lovecraft, e a cercare di estrapolare da questa visione un progetto culturale o dei semplici racconti in stile. Poi, giorni fa, navigando sui social, ho scoperto che esiste una pagina Facebook Gotico Abruzzese. E che a questa pagina corrisponde un blog, pieno di immagini e suggestioni meravigliose. Un reperto prezioso. Da autentici collezionisti. Abbiamo indagato. Ecco cosa ci ha risposto Antonio Secondo, editor e fondatore del progetto.
La vita di un disabile raccontata da un disabile
La vita, i sentimenti, le difficoltà, le gioie e, a volte, la disperazione di un ragazzo affetto da tetraparesi spastica, raccontati con la sua voce, i suoi occhi, i suoi stessi movimenti. Un’opera che ha colpito e intenerito allo stesso tempo. S’intitola “Flusso di coscienza” lo spettacolo, patrocinato dalla Regione Abruzzo, che è stato allestito nel teatro Comunale di Atri, sabato 15 e domenica 16 ottobre, e che narra, con chiarezza e lucidità, la storia vera di un ragazzo diversamente abile. Un successo, se si considerano il calore e la partecipazione con cui lo spettacolo è stato accolto.
Compie cent’anni (ed è abruzzese) l’auto più rara
Cilindrata 1470, motore monoblocco a 4 cilindri, 3 velocità, potenza 10 HP, velocità massima 75 chilometri l’ora. Sono le caratteristiche di questo modello, costruito in soli tre esemplari al mondo per incarico di Bugatti Citroen, che realizzò tali prototipi nel 1916 con caratteristiche uniche, prima di avviare la produzione in serie della classica “Docteur” nel 1919.
Dei tre prototipi iniziali, questo è l’unico esemplare sopravvissuto fino ai nostri giorni. Da ricerche effettuate in Francia, risulta che una delle tre vetture fu requisita e utilizzata nella Grande Guerra per rifornire il fronte mentre l’altra è appartenuta ad un medico francese che la distrusse in un incidente stradale.
Architetti d’Abruzzo in festa all’Arca
Al via la 1° “Festa dell’Architettura d’Abruzzo: archiTEtture_visioni contemporanee”, promossa dalla Federazione degli Ordini degli Architetti di Abruzzo e Molise e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, in collaborazione con quelli di L’Aquila e Chieti e l’Agenzia per l’Architettura d’Abruzzo.
L’evento, in corso negli spazi de L’Arca, in largo San Matteo, a Teramo, si propone di approfondire “processi, visioni, luoghi, risorse” e coinvolgere la cittadinanza in un “percorso di partecipazione e dialogo”.
Marcoaldi e l’Abruzzo che somiglia a Caravaggio
Due anni di lavoro, 16mila chilometri percorsi, 46 località e 81 modelli. Sono i numeri dell’imponente lavoro realizzato dal fotografo Giorgio Marcoaldi in “Abruzzo, Terra di Emozioni” (MG edizioni, 2016, pagg. 132), che sarà presentato al pubblico sabato 11 giugno, alle ore 18, al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Il volume, tradotto anche in inglese, racconta in 59 quadri fotografici (ve ne allego 4, copertina compresa) altrettante storie di gente abruzzese, in una narrazione storica che va dai Sanniti ai giorni nostri.
Marcoaldi si serve di location tipiche poco conosciute, che fanno da sfondo a modelli non professionisti (dall’ultraottantenne al neonato) immortalati in scene di vita quotidiana, in ambienti domestici immutati nel tempo, storici o paesaggistici.
Se l’amante (assente) è Gabriele D’Annunzio
“Il Ritratto dell’Amante” è il titolo della mostra personale dell’artista teramana Antonella Cinelli che sarà allestita al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. La mostra sarà visitabile nella storica dimora appartenuta a Gabriele D’Annunzio dal prossimo 4 giugno al 30 settembre 2016. La personale sarà allestita in particolare a Villa Mirabella, situata all’interno del parco monumentale della casa museo donata dal vate agli italiani e ora gestita dalla Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”.
Una personale nella quale il luogo e il tema si fondono e confondono dato che “Il ritratto dell’amante” intende indagare il mondo femminile che circondò il celebre poeta, cercando di tracciare i contorni di quattro donne legate al vate. Quattro personalità uniche che con D’Annunzio ebbero uno scambio inteso d’amore e arte: Eleonora Duse, Elena Sangro, Ida Rubinstein e Luisa Casati Stampa.
Montorio, Emergency presenta la stupidità della guerra
Il Comune di Montorio e il gruppo volontari di Emergency Teramo, in collaborazione con l’associazione “Weekend’Arte”, presentano lo spettacolo teatrale “Stupidorisiko – una geografia di guerra” prodotto da Emergency per festeggiare i venti anni di attività dell’associazione fondata da Gino Strada.
La rappresentazione, interpretata dall’attore Mario Spallino, per la regia e drammaturgia di Patrizia Pasqui, sarà in scena venerdì 29 aprile alle ore 21 presso il Teatro comunale di Montorio, con ingresso libero.
L’Aquila e i suoi teatri: 400 anni fa il primo edificio
Consueto appuntamento con gli incontri dell’Università per la Terza età dell’Aquila, presieduta dal colonnello Francesco Laurenzi, volto noto della Rai con i suoi programmi sul meteo. Martedì 26 aprile alle 16 all’Auditorium della Bper Sericchi (ex Carispaq) in via Pescara si tiene un incontro intitolato “L’Aquila e la storia dei suoi teatri” a cura di Antonio Di Muzio, giornalista e scrittore, autore del libro “Il teatro all’Aquila e in Abruzzo, Tsa cronaca e storia” (Ricerche&Redazioni Editore, 2015), presentato dalla giornalista Simona Malavolta. Interverrà il colonnello Laurenzi per i saluti dell’associazione che da poco ha rinnovato i suoi organi statutari.
Una pietra ricorderà il sacrificio di Pepe
Domani, martedì 12 gennaio, la città di Teramo sarà protagonista di una tra le più riuscite e significative iniziative degli ultimi anni in tema di memoria storica e arte. Come accade in molte città europee, anche a Teramo l’artista tedesco Gunter Demnig depositerà nel tessuto urbanistico e sociale una testimonianza diretta che costituisce un tassello della memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
L’iniziativa consiste nell’incorporare nel selciato stradale delle città, davanti alle abitazioni che sono state teatro di deportazioni, blocchi in pietra muniti di una piastra in ottone e recanti il nome dei deportati.