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Archivio per la parola chiave ‘corriere della sera’

Bimbo dimenticato nello scuolabus, autista suicida

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Un anno e mezzo fa era stato accusato di coprire il collega che aveva dimenticato un bimbo di quattro anni nello scuolabus che guidava. Ieri si è ucciso, impiccandosi nella sua abitazione. Protagonista di questa storia triste è G.V., 49 anni, di Montorio al Vomano (Teramo). Si è tolto la vita nella tarda serata, dopo essersi chiuso all’interno del bagno. Nessun sospetto che potesse compiere un simile gesto da parte dei familiari, i quali, solo successivamente, non vedendolo uscire, hanno forzato la serratura e sono entrati nella stanza facendo la macabra scoperta. I tentativi di rianimarlo sono andati a vuoto. Per l’autista, ormai, non c’era più nulla da fare. Sul posto, oltre al personale del 118, sono arrivati i carabinieri per i rilievi di rito. Il nulla osta alla sepoltura è stato già disposto.

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Scritto da Nicola Catenaro

mercoledì 14 Agosto 2013 alle 22:38

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Il medico che di notte porta a spasso i pazienti

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Piero Sinigaglia (foto di Lella Marramà)

All’inizio erano pochi, appena sedici. In un paio di mesi, grazie al passaparola, sono diventati ottanta e forse anche qualcuno in più. Un gruppo numeroso, che non passa inosservato e suscita la curiosità degli automobilisti che lo incrociano. A Teramo i “camminatori notturni”, come vengono chiamati, sono nati per iniziativa di un medico di base, Piero Sinigaglia, che fa la professione da circa trent’anni e ha l’ambulatorio al centro della città. Sinigaglia, stanco di prescrivere solo farmaci, ha deciso di curare i pazienti facendo sport con loro. E così da alcuni mesi, il lunedì e il giovedì, alle ore 21 (il 25 luglio l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva), aspetta sotto lo studio i propri assistiti e quanti tra amici e conoscenti vogliano aderire alle passeggiate notturne. Cinque chilometri a passo sostenuto lungo un percorso ad anello. E chi vuole, può fare il bis. I benefici devono essere tanti, se è vero che il gruppo continua a crescere a vista d’occhio. L’età media non conta, nel gruppo ci sono ragazzi di tredici anni e ultrasettantenni.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 28 Luglio 2013 alle 10:34

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Caso Straccia archiviato, la rabbia dei familiari

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Roberto Straccia

Non è stata una morte violenta, il caso Straccia è chiuso. In dieci pagine il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha infranto le speranze di genitori e amici e, accogliendo le richieste del pubblico ministero Giuseppe Bellelli, ha archiviato la vicenda di Roberto Straccia, lo studente di Moresco (Fermo) scomparso a Pescara il 14 dicembre 2011 mentre faceva jogging e trovato cadavere in acqua lungo la costa di Bari il 7 gennaio 2012. Rimane il mistero sulla morte del giovane, che nello spazio di poche centinaia di metri, nella zona che divide le riviere nord e sud di Pescara, è letteralmente svanito nel nulla visto che le telecamere funzionanti nell’area lo intercettano mentre sale sul «Ponte del Mare» e ne perdono le tracce alla fine del collegamento ciclopedonale.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 25 Giugno 2013 alle 9:02

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Condannato (ieri e oggi) per aver detto no alla guerra

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(Fonte: Corriere.it)

Nel 1983 il suo «no» alla guerra gli valse il carcere. Oggi, a distanza di trent’anni, continua a procurargli guai. È la storia di Marco R., 51 anni, teramano, testimone di Geova che, per aver rifiutato di indossare la divisa (e non aver aderito in alternativa al servizio civile sostitutivo introdotto nel 1972), finì dietro le sbarre prima a Peschiera del Garda e poi a Gaeta. Fu graziato dal Presidente della Repubblica, ma non congedato subito. In questi casi, infatti, non avendo espiato l’intera pena, l’amministrazione militare continuava a richiamare gli obiettori di coscienza. Così Marco fu esonerato e posto in congedo illimitato solo nel 1991, per effetto anche del recepimento di alcune sentenze della Corte costituzionale. Per quasi otto anni, quindi, essendo formalmente riconosciuto alla stregua di un militare, non ha potuto partecipare a concorsi pubblici, non si è potuto trasferire all’estero neanche per motivi di lavoro ed è stato escluso dal sistema sanitario nazionale.

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 13 Giugno 2013 alle 22:11

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Lo votano anche da morto e arriva al ballottaggio

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Fulvio Di Benedetto (Corriere.it)

Il candidato sindaco è morto, stroncato da un infarto due settimane prima delle elezioni, ma viene premiato ugualmente dagli elettori con 3.255 voti e il 21,8% per cento dei consensi. È accaduto a Sulmona, dove si è piazzato secondo e sarebbe andato al ballottaggio Fulvio Di Benedetto, ingegnere molto conosciuto e molto amato in città, accasciatosi a terra e deceduto il 15 maggio nel corso di un drammatico incontro pubblico con gli altri candidati, se le regole in questo caso non favorissero il terzo classificato.

La norma, per i Comuni sopra i quindicimila abitanti, non prevede infatti il rinvio del voto in seguito alla morte di uno dei concorrenti alla carica di sindaco. E Sulmona, la città di Ovidio, che con i suoi 25.170 abitanti è il terzo comune più popoloso della provincia dell’Aquila e il nono della regione Abruzzo, non ha fatto eccezione.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 28 Maggio 2013 alle 16:18

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Ritrovato in fondo a un dirupo il corpo di Patrik

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Patrik Weilharter Hermann

E’ stato ritrovato questa mattina, intorno alle 10,30, in fondo a un dirupo, il cadavere di Patrik Hermann Weilharter, l’elettricista austriaco di 22 anni di cui non si avevano notizie da dieci giorni. Il corpo è stato rinvenuto nel Vallone Fossa Ceca, nella zona boschiva di San Pietro di Isola del Gran Sasso, a una distanza significativa dalla pineta in cui è stata lasciata l’auto, un’Alfa 159, con le chiavi posate su una ruota e all’interno il cellulare (spento e con la batteria staccata), le due targhe (che in Austria sono personali) e contanti per circa 500 euro.

Gli alpinisti del soccorso alpino, insieme ad alcuni uomini della Guardia di Finanza, hanno avvistato il corpo e, subito dopo, avviato le operazioni di recupero della salma che sarà trasportata a Isola del Gran Sasso in attesa delle disposizioni del magistrato.

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Scritto da Nicola Catenaro

mercoledì 22 Maggio 2013 alle 14:41

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Il mistero di Patrik, svanito nel nulla sul Gran Sasso

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Patrik Weilharter Hermann

La montagna pare averlo inghiottito senza lasciare alcun indizio di lui. Da circa 7 giorni sembra essere svanito nel nulla Patrik Hermann, un giovane elettricista austriaco di 23 anni (li compie a giugno), residente nei pressi di Salisburgo. La sua auto italiana, un’Alfa Romeo 159, è stata trovata a San Pietro, una frazione del comune di Isola, in provincia di Teramo, parcheggiata all’interno di una pineta situata ai piedi del Gran Sasso. Prima di sparire, il giovane ha staccato le targhe e le ha nascoste nella vettura insieme ai documenti e ai soldi che portava con sé, circa 400 euro. Le chiavi, invece, sono state lasciate su un pneumatico. In Austria, tuttavia, le targhe sono personali e, dunque, rimuoverle temporaneamente quando si lascia l’auto in sosta per un periodo non breve è un’abitudine abbastanza comune.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 21 Maggio 2013 alle 0:07

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«Dell’Aquila non importa a nessuno, via il tricolore»

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Massimo Cialente

«Qui stiamo letteralmente crepando ma dell’Aquila non frega niente a nessuno». Parole del sindaco, Massimo Cialente, il quale lunedì ha annunciato di voler rispedire la fascia da primo cittadino al presidente della Repubblica e di aver ordinato a una squadra di operai dell’ente di rimuovere le bandiere tricolori da tutti gli edifici del Comune. Scuole comprese. Perché, ha detto nel corso di una conferenza stampa, lo Stato ha abbandonato L’Aquila.

Uno «Stato assolutamente insensibile, privo di solidarietà e del senso stesso dell’emergenza che stiamo vivendo, una disperazione che non finisce mai». Parole dure, come quelle messe nero su bianco nella lettera che lo stesso Cialente, con il sostegno dell’intera giunta, ha inviato al Capo dello Stato, al presidente del consiglio Enrico Letta e ai ministri interessati.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 07 Maggio 2013 alle 10:46

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«Capotreno ferma il convoglio per fare la spesa»

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La stazione di Venafro (Corriere.it)

Capotreno scende dal convoglio per fare la spesa al supermercato vicino alla stazione. E scatena la rabbia e l’indignazione dei pendolari in attesa di ripartire. Alcuni di loro, dopo aver appreso la causa del prolungarsi della sosta e aver visto con i propri occhi l’uomo tornare al lavoro con la busta in mano, hanno preso carta e penna e denunciato l’accaduto con una lettera aperta all’Ansa.

I fatti, secondo quanto si è appreso solo in questi giorni, si sono svolti lo scorso 8 aprile a Venafro, in provincia di Isernia, sul treno 2413 partito alle 17,35 da Roma Termini e diretto a Campobasso. Un episodio surreale, che ha costretto Trenitalia ad aprire un’indagine interna per verificare la vicenda e, contemporaneamente, ad annunciare provvedimenti nei confronti del capotreno se quanto segnalato dagli utenti troverà puntuale conferma.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 23 Aprile 2013 alle 23:06

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Il sisma e i bambini. «Vorrei ricostruire Tempera…»

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Filippo Lucci presidente Corecom Abruzzo

Un video per raccontare come i bambini aquilani sognano il loro futuro, cosa pensano della loro città e del terremoto che l’ha distrutta quattro anni fa, come giudicano l’informazione dei media al riguardo. Lo ha realizzato e diffuso in questi giorni il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) Abruzzo. S’intitola «I cartoni mi piacciono di più» e contiene una serie di interviste agli alunni delle scuole elementari Galileo Galilei di Paganica e di Capitignano, due delle frazioni dell’Aquila più colpite dal sisma.

Il video è nato da un’idea del presidente del Corecom Abruzzo Filippo Lucci ed è stato realizzato dal regista Marco Chiarini con la produzione tecnica di Riccardo Del Palazzo (Dmen). I bambini ricordano quei momenti terribili ma immaginano un futuro diverso. «Il mio sogno è diventare surfista», «Io vorrei fare il cantante», «Io voglio pattinare». Sembrano dichiarazioni simili a quelle che farebbero a quell’età tutti i bambini…

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 06 Aprile 2013 alle 16:41

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