Archivio per Febbraio 2013
Storia triste (con casuale lieto fine) di Abraham
Storieabruzzesi.it si è occupato della storia di Abraham, nigeriano, malato, tre dialisi alla settimana dallo scorso maggio, il quale si guadagna da vivere vendendo strofinacci e calze in giro tra Pescara e Chieti.
Nonostante sia invalido al 100%, come da accertamento della Asl, Abraham non ha una pensione. L’Inps di Atri ha infatti rigettato la richiesta perché non ha il permesso di soggiorno di lungo periodo. Abraham avrebbe bisogno di guadagnare almeno 15 mila euro l’anno, ma con la malattia che ha (anche volendo) non ce la farebbe a lavorare né qualcuno lo prenderebbe facilmente dovendosi assentare almeno tre volte alla settimana.
Platone, in un libro il monito ai politici di oggi
“Platone tra etica e politica” è il tema del convegno, organizzato dalla sezione teramana della Società Filosofica Italiana con il contributo della Fondazione Tercas, che si terrà sabato 2 marzo, a partire dalle ore 17,30, nella Sala San Carlo del Museo archeologico, in via Dèlfico, a Teramo, concessa con il patrocinio del Comune di Teramo. Nel corso dell’incontro, sarà presentato il libro di Franco Catenaro dal titolo “Il pensiero politico in Platone. La vita politica come scelta di vita morale”, volume di 240 pagine edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni.
Interverranno, oltre all’autore del libro, il presidente della sezione teramana della SFI Roberto Ricci, il giornalista Nicola Catenaro e il docente Lino Befacchia. Passi dei dialoghi di Platone saranno letti e messi in scena dall’attrice Eugenia Rofi con musiche del maestro Mauro Baiocco. Coordina i lavori il docente Edoardo Cipriani.
Passione jazz, se la libertà è dentro la disciplina
Proseguono le interviste di Storieabruzzesi.it ai personaggi della cultura teramana e abruzzese. Ecco un ritratto di Paolo Di Sabatino, 43 anni, tra i più apprezzati pianisti e compositori del panorama musicale jazz italiano.
Paolo Di Sabatino, jazzista. Il suo primo contatto con la musica?
«È stato familiare. Mio padre musicista, mio nonno musicista. A sei anni catapultato sul pianoforte. Mio padre è stato il mio insegnante».
Era una cosa che desiderava fare?
«Ho avuto sempre una certa propensione, però il desiderio di farlo quando sei bambino c’è meno. A quell’età hai voglia più di giocare a calcetto con gli amici che di studiare il pianoforte o fare i compiti».
L’Aquila, da libro nasce premio. Per non dimenticare
L’Associazione vittime universitarie del sisma aveva un sogno. Investire una somma per premiare la migliore tesi sulla prevenzione sismica nelle facoltà di tutta Italia. L’idea è stata sposata dall’Ordine nazionale dei Geologi e sarà realizzata grazie ad un libro, “Macerie dentro e fuori”, del giornalista Rai Umberto Braccili. Ecco il comunicato dell’Ordine dei geologi.
Il 22 febbraio, alle ore 10,30, presso l’aula “Monroy” del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) di Palermo, sarà presentato il premio di laurea ideato dall’ ”Associazione Vittime Universitarie Sisma”, dal “Consiglio Nazionale dei Geologi” e dalla “Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi”.
Casa dello studente, condannati quattro tecnici
«È stata fatta giustizia. Il processo ha accertato che il crollo è avvenuto a causa di una colpa umana e non per il terremoto. Oggi sappiamo che la responsabilità è di chi non ha saputo tutelare gli studenti ospitati nell’edificio». È il commento dell’avvocato Wania Della Vigna, legale di quattro dei ragazzi sopravvissuti al crollo della Casa dello studente, in via XX Settembre, a l’Aquila, uno dei luoghi-simbolo della maxi-inchiesta sul terremoto del 6 aprile 2009, dopo la lettura della sentenza che ha inflitto per quei fatti tre condanne a quattro anni di reclusione e una condanna a due anni e sei mesi.
È stato questo il verdetto emesso dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, per il crollo dell’edificio che causò la morte di otto ragazzi e il ferimento di altri 19.
Laturo e il sogno dell’ecovillaggio senza strada
Storieabruzzesi.it vi segnala il caso di Laturo, un borgo abbandonato (come tanti) nel comune di Valle Castellana, in una una zona sperduta fra Marche e Abruzzo. L’ultima famiglia abbandonò il villaggio alla fine degli anni Settanta. Ora un gruppo di ambientalisti, capitanati da un insegnante di ginnastica con la passione per l’escursionismo, ha deciso di riportarlo alla vita per farne un ecovillaggio senza strada, forse il primo in Italia di questo genere.
L’obiettivo è salvare le case, ormai in rovina, e la piccola chiesa, oltre ai resti di un’architettura antica (come i classici gafii, balconi di origine longobarda).
Sono già due anni che il gruppo di amici festeggia il Natale nel borgo abbandonato.
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«L’attore è il sacerdote delle nostre debolezze»
È uno dei pochi teramani che, a soli 42 anni, può vantare già un proprio profilo su Wikipedia. È attore, per scelta ma anche per vocazione, uno dei più apprezzati tra quelli che calcano i palcoscenici italiani.
Lo abbiamo incontrato per capire due o tre cose che poco hanno a che vedere con la sua carriera. Ha appena finito “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. Riprenderà a recitare il 26 febbraio, a Bologna, nell’Antigone del regista partenopeo Luca De Fusco (un Antigone dei nostri giorni, che stacca i tubi di un malato terminale collegato da tredici anni a un respiratore), e sempre con De Fusco debutterà a giugno al Napoli Teatro Festival nello spettacolo “Antonio e Cleopatra”, nella parte dell’antagonista di Antonio, Cesare Ottaviano.
Uno “scièf” abruzzese a Philadelphia
Si è fatto carico di una buona causa il ristoratore di Mosciano Sant’Angelo Gabriele Marrangoni, patron e “scièf” (come ama scherzosamente definirsi) della country house Borgo Spoltino: il 27 gennaio 2013 ha cucinato abruzzese per i 300 partecipanti al Galà Abruzzo & Molise organizzato dall’associazione Italian American Spirit a Philadelphia.
La serata, organizzata nella maestosa cornice dei Franklin Apartments dal presidente dell’associazione Franco J. Costanzo, aveva un doppio scopo benefico: il ricavato è stato devoluto in parte al Centro Oncologico dell’ospedale pediatrico di Philadelphia (Cancer Center of the Children’s hospital of Philadelphia) e in parte alla Diocesi di Termoli-Larino per il progetto “Ricostruire la speranza” che ricorda le piccole vittime del sisma di dieci anni fa nel paese di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso.
Licenziata per un panino, il giudice le dà torto
Licenziata in tronco per aver mangiato un panino preparato con prodotti prelevati dallo scaffale durante l’orario di servizio. Il giudice del lavoro ha dato ragione all’azienda e così una donna di cinquant’anni, sposata e con figli, impiegata in un supermercato di Giulianova (Teramo), ha perso per ora la speranza di riottenere il posto di lavoro che occupava da quattordici anni con mansioni di addetta alle vendite. A respingere il ricorso presentato dai suoi avvocati, Gabriele Rapali e Sigmar Frattarelli, è stato il giudice del lavoro del tribunale di Teramo, Alessandro Verrico.