Archivio per la parola chiave ‘ricerche&redazioni’
Frammenti urbani, il miracolo di una città
Osservare la propria città con occhi nuovi o diversi, come siamo abituati a dire con un’espressione un po’ abusata, non significa necessariamente essere più attenti ai suoi angoli e alle sue bellezze mentre la percorriamo. Significa, al contrario, perdersi nell’osservazione e diminuire lo sforzo analitico di concentrazione sui suoi dettagli per dare più spazio alla fantasia e alle sensazioni che riceviamo da una relazione rinnovata con il mondo esterno.
E questo capita raramente a chi vive il contesto urbano ogni giorno. Se c’è un merito in Armando Di Antonio, da molti anni reporter al servizio della cronaca giornalistica e apprezzato ritrattista e fotografo/artista a 360 gradi, è quello di continuare a stupirsi di fronte alla bellezza che la sua stessa città gli trasmette. Ogni giorno.
Ciro il Lupo e il viaggio alla ricerca di noi stessi
«Tutto quello che mi circondava scomparve. I rumori del bosco e il canto degli uccelli si spensero all’improvviso perché esistevano solo loro, esistevano solo i lupi… Nei loro occhi color ambra non c’erano paura e neppure aggressività ma solo curiosità. La natura amica mi stava facendo un dono di inestimabile valore e la magia di quel momento impresse dentro di me un’impronta indelebile». Chi parla, anzi chi scrive è Ciro Manente, Ciro il Lupo per gli amici, e il passo che riportiamo è tratto dal suo libro “Sulle tracce dei lupi” (Ricerche&Redazioni, 2018, 112 pagine), il racconto della sua esperienza nel profondo della natura abruzzese, tra boschi intricati e alte cime dorate di sole o umide di ombra.
L’Aquila e i suoi teatri: 400 anni fa il primo edificio
Consueto appuntamento con gli incontri dell’Università per la Terza età dell’Aquila, presieduta dal colonnello Francesco Laurenzi, volto noto della Rai con i suoi programmi sul meteo. Martedì 26 aprile alle 16 all’Auditorium della Bper Sericchi (ex Carispaq) in via Pescara si tiene un incontro intitolato “L’Aquila e la storia dei suoi teatri” a cura di Antonio Di Muzio, giornalista e scrittore, autore del libro “Il teatro all’Aquila e in Abruzzo, Tsa cronaca e storia” (Ricerche&Redazioni Editore, 2015), presentato dalla giornalista Simona Malavolta. Interverrà il colonnello Laurenzi per i saluti dell’associazione che da poco ha rinnovato i suoi organi statutari.
Di Muzio e il Teatro stabile d’Abruzzo
Quali sono le radici del Tsa? Chi furono i fondatori? Quanto è stato determinante il ruolo della politica nella nascita del Tsa? I politici si sono serviti del teatro o gli uomini di teatro si sono serviti della politica? Perché Antonio Calenda abbandonò lo Stabile aquilano? Quanto durarono gli anni d’oro e quanto costarono? Le altre istituzioni culturali hanno beneficiato del ruolo del Tsa? Quando è iniziata la decadenza? È possibile rialzarsi e risorgere oppure dopo 51 anni il Tsa si trova a un fatidico bivio? A queste domande cerca di rispondere il libro “Il Teatro stabile d’Abruzzo. Tra Storia e Cronaca”, in uscita per i tipi di Ricerche&Redazioni, l’opera con cui il giornalista Antonio Di Muzio traccia la storia del Tsa, massimo ente teatrale regionale e fiore all’occhiello della cultura in Abruzzo e in Italia.
La vita etica è possibile solo nel rapporto con gli altri
Pubblichiamo l’intervista che Franco Catenaro, docente di storia e filosofia per circa quarant’anni nei licei teramani, ha rilasciato al giornalista e critico letterario Simone Gambacorta in occasione della presentazione del libro sul pensiero politico in Platone.
Franco Catenaro il 2 marzo scorso ha presentato il suo libro “Il pensiero politico in Platone” (Ricerche & Redazioni, pp. 240, 20 euro) nella Sala San Carlo del Museo archeologico. Per salutare adeguatamente la pubblicazione del volume, la Società Filosofica Italiana ha voluto organizzare il convegno “Platone tra etica e politica”: l’incontro è stato moderato da Edoardo Cipriani e ha visto la partecipazione di Roberto Ricci, presidente della Sezione teramana della Società Filosofica Italiana, di Lino Befacchia, ex preside del Liceo Classico, e di Nicola Catenaro, giornalista e scrittore. All’attrice Eugenia Rofi, accompagnata dalle note del musicista Mauro Baiocco, è stata invece affidata la lettura dei brani tratti dai dialoghi di Platone…
Quando il buongiorno era un saluto cantato
Sabato 23 marzo 2013, alle ore 18, presso la Sala Conferenze in Via Carmine 2, a Pianella (Pescara), verrà presentato il volume “Perciò torniamo a salutarvi ancora. Il buongiorno nell’area frentana e nelle province di Pescara e Teramo” di Domenico Di Virgilio (Teramo,Ricerche&Redazioni, 2012, € 20). Presenteranno il volume Remo Di Leonardo e Domenico Di Virgilio.
L’introduzione sarà affidata a Roberto Sergiacomo mentre modererà l’incontro Loris Di Giovanni. Interverrà l’antropologo Gianfranco Spitilli, direttore della Collana “SDAE Studi e Documenti di Antropologia e di Etnomusicologia” presso Ricerche&Redazioni, casa editrice teramana che ha pubblicato il volume. La storia del buongiorno come forma di ‘saluto cantato di buon augurio’ inizia probabilmente con i canti e le ritualità legate al ritorno ciclico della buona stagione ed al risveglio della natura.
Platone, in un libro il monito ai politici di oggi
“Platone tra etica e politica” è il tema del convegno, organizzato dalla sezione teramana della Società Filosofica Italiana con il contributo della Fondazione Tercas, che si terrà sabato 2 marzo, a partire dalle ore 17,30, nella Sala San Carlo del Museo archeologico, in via Dèlfico, a Teramo, concessa con il patrocinio del Comune di Teramo. Nel corso dell’incontro, sarà presentato il libro di Franco Catenaro dal titolo “Il pensiero politico in Platone. La vita politica come scelta di vita morale”, volume di 240 pagine edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni.
Interverranno, oltre all’autore del libro, il presidente della sezione teramana della SFI Roberto Ricci, il giornalista Nicola Catenaro e il docente Lino Befacchia. Passi dei dialoghi di Platone saranno letti e messi in scena dall’attrice Eugenia Rofi con musiche del maestro Mauro Baiocco. Coordina i lavori il docente Edoardo Cipriani.
I bachi da seta di Galantini all’Università di Yale
La storia abruzzese della produzione della seta e dell’allevamento dei bachi abruzzese, particolarmente fiorente nell’Ottocento, piace agli studiosi statunitensi. Il libro dello storico Sandro Galantini, All’ombra dell’albero d’oro: Notaresco e la gelsibachicoltura nell’Ottocento, pubblicato nel 2007 dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, è stato infatti scelto dalla prestigiosa Università di Yale ed inserito tra i testi stranieri della biblioteca d’ateneo.
Lo studio di Galantini ricostruisce con puntualità, grazie ad una folta documentazione in gran parte inedita, sviluppo, fortune e criticità della gelsibachicoltura, arrecando un primo, solido e stimolante contributo relativamente ad un comparto produttivo, sinora poco indagato, che in ambito regionale vide primeggiare il territorio teramano grazie al generoso impegno di alcuni studiosi originari di Notaresco, da Ignazio Rozzi a Giuseppe Devincenzi, da Pasquale Clemente a Pio Mazzoni e a Carlo Romualdi…..