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In dieci storie di vita l’amore per la musica
Che effetto fa leggere il libro scritto da un musicista? Come e cosa scrive chi è abituato a deliziare la platea con le note che scaturiscono dall’anima? La curiosità, più che l’abitudine a catalogare sforzi letterari o a condividere i testi scritti dagli amici, porta a leggere d’un fiato Tienimi dentro te. Come la musica mi ha salvato la vita di Paolo Di Sabatino (Imprimatur, pp. 110, euro 12,50). Teramano e cittadino del mondo, Di Sabatino è uno dei jazzisti italiani più apprezzati. Il suo è un libro leggero come una piuma ma denso di storie e di vita. Forse è per questo motivo che si legge in poco più di un’ora. O forse è la tecnica narrativa – dieci storie, ben dosate e raccontate, con al centro un episodio chiave che di ciascuna racchiude metaforicamente il significato – che rende il tutto così perfettamente in equilibrio.
Di Sabatino sceglie e suggerisce il crowdfunding
Il compositore e jazzista teramano Paolo Di Sabatino ha aderito a “Musicraiser”. Si tratta della prima piattaforma musicale di “crowdfunding” (crowd: folla; funding: finanziamento). «Il tutto è finalizzato al coinvolgimento, nella produzione di un’opera musicale, dei fan e degli appassionati, tramite prenotazione di ricompense. E’ un finanziamento dal basso», precisa Di Sabatino.
«Un modo nuovo di sostenere la musica e partecipare attivamente alla realizzazione di un progetto artistico» sottolinea ancora il compositore teramano, forse il primo abruzzese con un certo seguito ad utilizzare questa piattaforma.
Passione jazz, se la libertà è dentro la disciplina
Proseguono le interviste di Storieabruzzesi.it ai personaggi della cultura teramana e abruzzese. Ecco un ritratto di Paolo Di Sabatino, 43 anni, tra i più apprezzati pianisti e compositori del panorama musicale jazz italiano.
Paolo Di Sabatino, jazzista. Il suo primo contatto con la musica?
«È stato familiare. Mio padre musicista, mio nonno musicista. A sei anni catapultato sul pianoforte. Mio padre è stato il mio insegnante».
Era una cosa che desiderava fare?
«Ho avuto sempre una certa propensione, però il desiderio di farlo quando sei bambino c’è meno. A quell’età hai voglia più di giocare a calcetto con gli amici che di studiare il pianoforte o fare i compiti».
Il jazz abruzzese che scala le classifiche in Giappone
Ha la passione per il jazz, suona il pianoforte da una vita, compone canzoni. I suoi brani sono cantati da noti personaggi del mondo della musica come Mario Biondi, Gino Vannelli, Fabio Concato, Iva Zanicchi e Peppe Servillo. Incide anche per l’etichetta giapponese Atelier Sawano e l’ultimo suo lavoro (Luna del sud) è stato per una settimana, dal 19 al 25 gennaio, nella classifica Billboard giapponese tra gli “Hot Shot Discs”, cioè i dischi più richiesti. Segni particolari: non dimostra i suoi quaranta anni compiuti.
Se infatti chi scrive torna indietro con la memoria agli anni ‘90, quando il musicista di cui parliamo organizzava l’Interamnia Jazz Festival insieme all’amico Ernesto Di Nicola (una persona intelligente ed amabile che ora purtroppo non c’è più), si accorge che il tempo passa inesorabilmente ma non per alcuni.