Archivio per Luglio 2013
Il medico che di notte porta a spasso i pazienti
All’inizio erano pochi, appena sedici. In un paio di mesi, grazie al passaparola, sono diventati ottanta e forse anche qualcuno in più. Un gruppo numeroso, che non passa inosservato e suscita la curiosità degli automobilisti che lo incrociano. A Teramo i “camminatori notturni”, come vengono chiamati, sono nati per iniziativa di un medico di base, Piero Sinigaglia, che fa la professione da circa trent’anni e ha l’ambulatorio al centro della città. Sinigaglia, stanco di prescrivere solo farmaci, ha deciso di curare i pazienti facendo sport con loro. E così da alcuni mesi, il lunedì e il giovedì, alle ore 21 (il 25 luglio l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva), aspetta sotto lo studio i propri assistiti e quanti tra amici e conoscenti vogliano aderire alle passeggiate notturne. Cinque chilometri a passo sostenuto lungo un percorso ad anello. E chi vuole, può fare il bis. I benefici devono essere tanti, se è vero che il gruppo continua a crescere a vista d’occhio. L’età media non conta, nel gruppo ci sono ragazzi di tredici anni e ultrasettantenni.
Mieli e Civitella: «Bellezza unica al mondo»
Per chi scrive non è soltanto un’icona del giornalismo. È anche un punto di riferimento per interpretare la realtà e i fatti che ci accadono intorno. Intervistare Paolo Mieli, presidente di Rcs Libri e storico direttore del Corsera, è dunque un privilegio ma anche un’occasione unica per capire dove sta andando l’informazione, come cambiano i giornali, come e quando si è (o si può diventare o tornare ad essere) giornalisti liberi. Lo incontriamo a Civitella del Tronto, in occasione del convegno su stampa e potere organizzato insieme al governatore abruzzese Gianni Chiodi. Mieli non nasconde la sua passione per il borgo teramano e per la bellezza delle terre che guardano il Gran Sasso. «Il panorama che si scorge lungo l’autostrada che va verso L’Aquila, prima di imboccare il traforo, quando giri la testa e vedi il mare, è uno dei più belli al mondo», confessa prima delle nostre domande.
Lezioni d’alta cucina e wine show nel Borgo Divino
Dalle lezioni d’alta cucina con Niko Romito e i suoi chef ai wine show condotti da giornalisti e critici del settore, fino ai classici percorsi degustazione tra gli antichi fondaci del borgo medievale che ospiteranno cantine e aziende vitivinicole della regione. Dal 26 al 28 luglio Montepagano è Borgo Divino, la più antica Mostra dei Vini d’Abruzzo giunta alla sua 42esima edizione. Il programma della manifestazione è stato presentato questa mattina in conferenza stampa nei saloni della Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi.
Quest’anno l’eccellenza vitivinicola abruzzese incontra l’alta cucina firmata dallo chef stellato di Castel di Sangro, Niko Romito, che insieme al team della ‘Niko Romito Formazione’ – la scuola d’alta formazione culinaria creata nel marzo 2012 dal ‘maestro’ abruzzese – si cimenterà in tre serate di alta cucina aperte ad appassionati e visitatori.
Romanzo “svela” il primo mistero della Repubblica
Un giornalista (oggi anche docente universitario) di quelli con la schiena dritta, mai disposto a barattare la professione (che tuttavia per lui non è mai stata una missione) in cambio di altro. I suoi modi gentili e raffinati e l’aspetto vagamente anglosassone tradiscono questa dote, qualità rara, che però è ben visibile nei comportamenti. Paolo Di Vincenzo, caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli de “Il Centro” per tredici anni, non è uomo delle mezze soluzioni. Lo ha dimostrato quando, di punto in bianco, due anni fa, ha lasciato un posto sicuro nel giornale edito da Finegil per prendere la strada che gli suggeriva il cuore. Una decisione che, per ora, ha prodotto un ottimo romanzo, “Il mistero dell’oro di Dongo”, giallo storico autoprodotto secondo le migliori regole del “self publishing” e scritto in modalità quasi autobiografica. Gli abbiamo chiesto di parlarcene. Ecco cosa ci ha raccontato del libro e di sé.
Storia di un batterista che diventò deejay del mondo
Abruzzese doc, ma non sembra affatto. L’idea che ti fai quando lo incontri è che sia un indiano metropolitano allevato per sbaglio a Teramo. Un po’ hippy, un po’ filosofo. Ma sempre incredibilmente pieno di impegni, tra Ibiza (la sua nuova residenza artistica) alle coste del Sudamerica o del Giappone. In realtà Stefano De Angelis, cittadino del mondo, è semplicemente un artista molto colto oltre che un raffinato deejay.
Lo intervistiamo alla vigilia della sua esibizione con Elisa Di Eusanio per lo spettacolo che l’attrice ha ideato e organizzato, all’interno del teatro romano di Interamnia, in memoria della madre, l’indimenticata Mariella Converti. Una nuova occasione, per De Angelis, di pizzicare in profondità le corde sensibili degli spettatori e far vibrare nell’aria musica potente e suggestiva.