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La biblioteca orfana, questione di (in)civiltà
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera dei bibliotecari della “Dèlfico”, che la dice lunga su come sia possibile sconfinare nella inciviltà anche nei Paesi che si definiscono civili.
Dal 1° gennaio 2015, in seguito alla Legge “Delrio”, le Province hanno competenza solo su viabilità, trasporti, edilizia scolastica. Tutti gli altri servizi ( e i relativi dipendenti) dovranno essere ripartiti tra Comuni e Regioni. Purtroppo la Regione Abruzzo che, al pari delle altre regioni, avrebbe dovuto indicare quali servizi già in capo alle Province sarebbero stati trasferiti ai comuni o sarebbero rimasti competenza regionale, non ha ottemperato a questa norma. Le Province, a loro volta, in base alla Legge di stabilità approvata a fine anno, dovranno comprimere del 50% i costi relativi al personale, a partire da quei dipendenti e da quei servizi non più ad esse affidati. Le Biblioteche Provinciali d’Abruzzo, e tra esse la Biblioteca “Dèlfico”, dal 1° Gennaio 2015 non conoscono il loro destino.
L’uomo che studia i mattoni primordiali dell’universo
Si sta dando da fare per rendere l’osservatorio (concedeteci l’ossimoro) più “visibile” all’esterno. E per cercare di evitare che, contrariamente a quanto scritto tre anni fa nello statuto dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica da cui dipende, quello di Collurania venga accorpato a Roma. Un modo elegante per dire che chiuderà. Roberto Buonanno, direttore dell’osservatorio fondato da Vincenzo Cerulli nel 1890 e presidente della Società astronomica italiana, per il momento ha ottenuto, anche grazie all’aiuto della Regione e delle risorse del Fondo sociale europeo, il congelamento della decisione. Il contributo Fse arriverà in cambio delle attività didattiche che i ricercatori di Collurania si sono impegnati a svolgere nelle scuole superiori abruzzesi. Do ut des. Ma il rischio di chiusura è acqua passata. Buonanno si rilassa e noi ne approfittiamo per cogliere (dello scienziato) un’intervista-ritratto.
Tangenti per «il Vate». Arrestato assessore Pdl
Quattro giorni fa, ironia della sorte, aveva partecipato alla presentazione della prima carta dei servizi sanitari per detenuti realizzata dalla Asl di Chieti. Questa mattina, all’alba, è stato lui stesso oggetto di una misura cautelare. Luigi De Fanis, 53 anni, assessore regionale alla Cultura, e la sua segretaria particolare, Lucia Zingariello, 34, sono stati posti agli arresti domiciliari nel corso di una operazione scattata alle prime luci del giorno e denominata «Il Vate». Ad attuarla gli uomini del corpo forestale dello Stato di Pescara, L’Aquila e Chieti, su disposizione del gip del Tribunale di Pescara Mariacarla Sacco. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Il provvedimento è stato richiesto dal sostituto procuratore di Pescara, Giuseppe Bellelli, già protagonista del processo «Sanitopoli» che ha in seguito portato alla condanna dell’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco a nove anni e sei mesi.
Uffici stampa, la Regione Abruzzo “riscrive” le regole
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota congiunta dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e del sindacato dei giornalisti abruzzesi.
Con sorprendente scarso senso di responsabilità la giunta regionale, oggi, ha respinto la proposta del Vicepresidente Castiglione di revocare la delibera con la quale la scorsa settimana l’ esecutivo abruzzese aveva affidato la dirigenza del Servizio Stampa ad un non giornalista, ossia Vanna Andreola, suscitando le legittime proteste dell’Ordine e del Sindacato dei giornalisti abruzzesi e degli stessi giornalisti in servizio presso l’ Ufficio stampa della Regione.
Aver oggi confermato questa scelta che è in contrasto con la legge comporta da parte della Giunta un’ assunzione di responsabilità che potrebbe avere serie e gravi conseguenze sull’operatività di un fondamentale servizio…