Archivio per la categoria ‘Cultura & Spettacoli’
Il podcast (abruzzese) nato per non perdersi di vista
C’è chi parte per vivere un’esperienza professionale diversa, chi per inseguire un amore. Poi all’estero trovano davvero lavoro, mettono davvero su famiglia e non tornano più. Ma il legame con l’Italia resta fortissimo e, pur a volte criticandone gli aspetti negativi, tutti gli intervistati rimpiangono del nostro Paese le cose più preziose, la cucina al primo posto.
“Una vita da lontano” (su YouTube e altri canali social) è il podcast che racconta la vita degli expats italiani di oggi ed è nato dall’idea di tre giornalisti teramani i quali in passato – prima che due di loro si trasferissero all’estero – conducevano programmi radiofonici d’intrattenimento in alcune radio locali….
L’uomo che voleva essere invisibile, il Renard inedito
Alla casa editrice abruzzese Galaad va il merito di aver tradotto e pubblicato (per la prima volta in Italia) tre deliziosi racconti del francese Maurice Renard, maestro nei primi decenni del Novecento della cosiddetta “letteratura speculativa” (oggi più conosciuta come “science fiction”). La raccolta si intitola L’uomo che voleva essere invisibile e altre storie insolite ed è stata curata da Giorgio Leonardi, che ha tradotto anche i testi.
Divertenti, sottili, ironici, delicati e al contempo forti (nel senso che le storie, effetti “speciali” e gusto del macabro a parte, hanno il potere genuino di stimolare l’immaginazione), questi racconti colpiscono, a distanza di oltre un centinaio di anni da quando sono stati scritti, per la loro freschezza e per la facilità con cui si fanno leggere.
Frammenti urbani, il miracolo di una città
Osservare la propria città con occhi nuovi o diversi, come siamo abituati a dire con un’espressione un po’ abusata, non significa necessariamente essere più attenti ai suoi angoli e alle sue bellezze mentre la percorriamo. Significa, al contrario, perdersi nell’osservazione e diminuire lo sforzo analitico di concentrazione sui suoi dettagli per dare più spazio alla fantasia e alle sensazioni che riceviamo da una relazione rinnovata con il mondo esterno.
E questo capita raramente a chi vive il contesto urbano ogni giorno. Se c’è un merito in Armando Di Antonio, da molti anni reporter al servizio della cronaca giornalistica e apprezzato ritrattista e fotografo/artista a 360 gradi, è quello di continuare a stupirsi di fronte alla bellezza che la sua stessa città gli trasmette. Ogni giorno.
Bosco Martese, sugli alberi i volti dei partigiani
“Passeggiavo in quei boschi e a un certo punto ho visto chiaramente quelle immagini come trasfigurate nella corteccia degli alberi. I nodi della corteccia, i segni sui tronchi, disegnano come per un effetto magico delle espressioni che in quel luogo sembrano arrivare dal passato, sembrano appartenere ai combattenti di quella battaglia. Ho immaginato che chiedessero aiuto, che ci implorassero di non scordarli”. Luciano Adriani, fotografo teramano con alle spalle una esperienza notevole anche come reporter, ha operato forse inconsapevolmente lui stesso una magia, vedendo qualcosa che altri non avevano ancora visto e riaccendendo i riflettori su un luogo, Bosco Martese, tanto celebrato e commemorato in passato quanto troppo spesso, almeno di recente, dimenticato o addirittura non conosciuto dalle giovani generazioni.
Nanco, il “brigante” che canta l’Abruzzo di Marcinelle
Si fa chiamare Nanco (come il leggendario brigante che si opponeva ai Savoia) ma il suo vero nome è Nino Di Crescenzo. Di professione fa il tabaccaio e alla tabaccheria che ha ricevuto in consegna dalla sua famiglia, con il tempo, ha annesso anche un bar. Vive a Notaresco, un piccolo comune dell’entroterra teramano.
Circa sette anni fa varcò la soglia del suo bar-tabacchi Goran Kuzminac. Il grande cantautore, scomparso due anni fa, vide per caso i testi che scriveva e lo incoraggiò a continuare. Nanco non sapeva neanche suonare la chitarra né aveva mai preso lezioni di canto. Così, da autodidatta, a 38 anni suonati, inizia.
L’Abruzzo gotico che assomiglia a un racconto di Poe
Non capita tutti i giorni di imbattersi in chi ha una passione analoga alla propria. Se poi la passione si rivela gemella, il caso è unico. Pensavo peraltro di essere tra i pochissimi, attualmente, a osservare la mia regione, l’Abruzzo, con gli occhi di scrittori come Poe o Lovecraft, e a cercare di estrapolare da questa visione un progetto culturale o dei semplici racconti in stile. Poi, giorni fa, navigando sui social, ho scoperto che esiste una pagina Facebook Gotico Abruzzese. E che a questa pagina corrisponde un blog, pieno di immagini e suggestioni meravigliose. Un reperto prezioso. Da autentici collezionisti. Abbiamo indagato. Ecco cosa ci ha risposto Antonio Secondo, editor e fondatore del progetto.
La vita di un disabile raccontata da un disabile
La vita, i sentimenti, le difficoltà, le gioie e, a volte, la disperazione di un ragazzo affetto da tetraparesi spastica, raccontati con la sua voce, i suoi occhi, i suoi stessi movimenti. Un’opera che ha colpito e intenerito allo stesso tempo. S’intitola “Flusso di coscienza” lo spettacolo, patrocinato dalla Regione Abruzzo, che è stato allestito nel teatro Comunale di Atri, sabato 15 e domenica 16 ottobre, e che narra, con chiarezza e lucidità, la storia vera di un ragazzo diversamente abile. Un successo, se si considerano il calore e la partecipazione con cui lo spettacolo è stato accolto.
Compie cent’anni (ed è abruzzese) l’auto più rara
Cilindrata 1470, motore monoblocco a 4 cilindri, 3 velocità, potenza 10 HP, velocità massima 75 chilometri l’ora. Sono le caratteristiche di questo modello, costruito in soli tre esemplari al mondo per incarico di Bugatti Citroen, che realizzò tali prototipi nel 1916 con caratteristiche uniche, prima di avviare la produzione in serie della classica “Docteur” nel 1919.
Dei tre prototipi iniziali, questo è l’unico esemplare sopravvissuto fino ai nostri giorni. Da ricerche effettuate in Francia, risulta che una delle tre vetture fu requisita e utilizzata nella Grande Guerra per rifornire il fronte mentre l’altra è appartenuta ad un medico francese che la distrusse in un incidente stradale.
Architetti d’Abruzzo in festa all’Arca
Al via la 1° “Festa dell’Architettura d’Abruzzo: archiTEtture_visioni contemporanee”, promossa dalla Federazione degli Ordini degli Architetti di Abruzzo e Molise e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, in collaborazione con quelli di L’Aquila e Chieti e l’Agenzia per l’Architettura d’Abruzzo.
L’evento, in corso negli spazi de L’Arca, in largo San Matteo, a Teramo, si propone di approfondire “processi, visioni, luoghi, risorse” e coinvolgere la cittadinanza in un “percorso di partecipazione e dialogo”.
Marcoaldi e l’Abruzzo che somiglia a Caravaggio
Due anni di lavoro, 16mila chilometri percorsi, 46 località e 81 modelli. Sono i numeri dell’imponente lavoro realizzato dal fotografo Giorgio Marcoaldi in “Abruzzo, Terra di Emozioni” (MG edizioni, 2016, pagg. 132), che sarà presentato al pubblico sabato 11 giugno, alle ore 18, al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Il volume, tradotto anche in inglese, racconta in 59 quadri fotografici (ve ne allego 4, copertina compresa) altrettante storie di gente abruzzese, in una narrazione storica che va dai Sanniti ai giorni nostri.
Marcoaldi si serve di location tipiche poco conosciute, che fanno da sfondo a modelli non professionisti (dall’ultraottantenne al neonato) immortalati in scene di vita quotidiana, in ambienti domestici immutati nel tempo, storici o paesaggistici.