Archivio per il 2013
Nativitas, canti e sacre leggende in Abruzzo
Domenica 29 dicembre il Comune di Mosciano Sant’Angelo e la Sezione Italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo promuovono il concerto “Nativitas. Canti e sacre leggende in terra d’Abruzzo”. Un viaggio nella cultura abruzzese attraverso riti e canti della tradizione contadina ormai quasi dimenticati.
Alle ore 18.30 a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), nella Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, il gruppo etnico il Passagallo, guidato da Carlo Di Silvestre, e la voce narrante Antonella Ciaccia accompagneranno il pubblico nella riscoperta dell’identità del popolo abruzzese attraverso musiche e brani connessi ai riti del solstizio d’inverno, come l’Annunciazione, la Natività, il Capodanno, l’Epifania, Sant’Antonio Abate e il Carnevale.
Un film sulla vita del prete rocker
Diventa un film la storia di don Elvis, il prete rocker di cui ci siamo già occupati per Corriere.it . Sarà Paolo Cammarano, regista che collabora con Sky e Studio Universal, a realizzare il film che intende raccontare la vita di don Elvis, dagli inizi nella Romania comunista di Ceaucescu al recente trasferimento in Abruzzo come parroco, passando attraverso i dubbi, le passioni, le polemiche, i momenti felici e quelli dolorosi.
Rinuncia al posto fisso per l’attimo eterno
Città del Vaticano, 16 Marzo 2013. Siamo nell’Aula Nervi. È la prima udienza pubblica del neoeletto Papa Francesco, che riceve i 5.600 rappresentanti dei media giunti da tutto il mondo per il conclave. «Appena la sua figura si è materializzata in sala, la mia attenzione è stata subito attratta dalle tante mani protese in aria, impegnate a stringere una qualsivoglia apparecchiatura digitale di ripresa per riuscire ad immortalare il momento storico», racconta Adamo Di Loreto. È un attimo. Il fotoreporter abruzzese scatta e quell’immagine gli vale il premio “Gente e Popoli” del contest nazionale del National Geographic. Dura vita, quella del giornalista fotografico. Ce la racconta lui stesso in quest’intervista.
Pietracamela libera dall’incubo del masso
Pietracamela è libera dall’incubo del masso (come si può guardare nel VIDEO e nella FOTOSEQUENZA). In anticipo rispetto al programma predisposto in Prefettura, intorno alle 13,30 il borgo alle pendici del Gran Sasso ha assistito al gran botto, annunciato da alcuni squilli di tromba. E, nel giro di qualche minuto, senza danni a cose o persone, l’operazione di eliminazione del gigantesco agglomerato roccioso alto come un edificio di sei piani (di circa 1.000 metri cubi il suo volume) é stata completata. Utilizzati circa 450 chili di esplosivo e una serie di micro cariche che hanno reso possibile, contemporaneamente, sia il distacco sia la frantumazione del blocco roccioso situato in equilibrio precario a Capo Le Vene, l’area sovrastante l’abitato del paese già interessata da un’enorme frana il 18 marzo 2011.
Raffaele, a 100 anni va a lezione di Internet
Non è un paese per vecchi Pizzoferrato, piccolo centro montano con 1.200 abitanti nella media vallata del Sangro, in provincia di Chieti. O, almeno, non lo è per chi si fa beffe del peso degli anni. Raffaele Ciampaglia, un secolo di vita compiuto il 28 luglio scorso, è uno di questi. Si è appena iscritto a un corso per imparare a usare Internet, organizzato dal Comune per gli over 65. «Mi piacerebbe usare le nuove tecnologie per imparare a parlare con i miei nipoti che abitano a Firenze », ha detto consegnando il modulo di adesione. Determinazione e grinta non gli mancano.
Caso Pavone, i familiari: “Chi ha visto parli”
Nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, dov’è in coma da ben 44 giorni, risuonano “Alma Llanera” e i ritmi delle canzoni sudamericane a cui è affezionato per essere nato e aver vissuto da ragazzo a Caracas. I familiari hanno affidato alla musica la speranza di svegliare Carlo Pavone, l’ingegnere informatico di 42 anni colpito alla testa da un proiettile mentre buttava l’immondizia sotto casa, lo scorso 30 ottobre, un mercoledì, intorno alle 21. Un orario normale in una zona normalmente trafficata di Montesilvano: via De Gasperi, la strada che porta alla collina del comune pescarese.
Il regista dei documentari che viaggia con Ammaniti
Ha girato documentari per “Geo&Geo” e “La storia siamo noi” e fatto film con Niccolò Ammaniti. Sì, Ammaniti lo scrittore. Ha viaggiato con lui in India per realizzare “Goodlife”, serie di tre documentari per Current Tv, Stefano Saverioni, trentasei anni, di professione video maker. Anzi, no, precisa lui: film maker. Perché, gli chiediamo, che differenza c’è?
La differenza, risponde, «sta nel fatto che il film maker ha almeno la prospettiva di realizzare un film. Il video maker, invece, lavora più sull’audiovisivo».
La via della luce di Norma Carrelli
Si inaugura domenica 8 dicembre, alle ore 18, in corso Cerulli 27, a Teramo, presso il Salotto artistico culturale PHAROS di Giulietta Cerulli, la mostra della pittrice Norma Carrelli. Il titolo della mostra è ”La via della luce” ed è stata curata da Romolo Bosi.
Vi saranno esposte le ultime opere dell’artista teramana, ispirate come sempre al sentimento della natura e dei suoi colori. Questa recente produzione rappresenta un ulteriore sviluppo dell’arte di Norma Carrelli che impegna il suo talento in un inedito percorso: quello dell’astrazione e della pittura segnica.
L’evento prevede anche la presentazione del Calendario 2014 redatto e illustrato dalla stessa pittrice.
In un libro 150 storie (abruzzesi) di soprusi e sprechi
A sei anni dall’inizio della rubrica sulla Tgr Rai Abruzzo “Lo dico al Tgr”, è stata raccolta in un libro una parte delle segnalazioni che hanno permesso la realizzazione dell’appuntamento settimanale del martedì in televisione.
Sono 150 storie che partono da e-mail, telefonate e lettere giunte in redazione. L’idea di Umberto Braccili è stata quella di raccontare, a partire dalla sua esperienza di reporter, uno spaccato del nostro Abruzzo, fatto spesso di storie di disagio, soprusi e sperperi di denaro pubblico da parte delle Amministrazioni. Il libro parte dalle opere pubbliche incompiute, costate tantissimo ai cittadini, che hanno anche sopportato le conseguenze pratiche delle mancate realizzazioni.
L’uomo che studia i mattoni primordiali dell’universo
Si sta dando da fare per rendere l’osservatorio (concedeteci l’ossimoro) più “visibile” all’esterno. E per cercare di evitare che, contrariamente a quanto scritto tre anni fa nello statuto dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica da cui dipende, quello di Collurania venga accorpato a Roma. Un modo elegante per dire che chiuderà. Roberto Buonanno, direttore dell’osservatorio fondato da Vincenzo Cerulli nel 1890 e presidente della Società astronomica italiana, per il momento ha ottenuto, anche grazie all’aiuto della Regione e delle risorse del Fondo sociale europeo, il congelamento della decisione. Il contributo Fse arriverà in cambio delle attività didattiche che i ricercatori di Collurania si sono impegnati a svolgere nelle scuole superiori abruzzesi. Do ut des. Ma il rischio di chiusura è acqua passata. Buonanno si rilassa e noi ne approfittiamo per cogliere (dello scienziato) un’intervista-ritratto.