Archivio per la categoria ‘Cultura & Spettacoli’
“Emergenze” torna e dà appuntamento al futuro
Tre mesi di eventi e spettacoli, più di dieci comuni coinvolti nella provincia di Teramo. Attraverso un format consolidato, nel quale lo spettacolo e l’approfondimento tematico concorrono ad esplorare ciò che emerge nelle culture, nelle società e nelle arti del nostro tempo, la Sezione Italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo propone anche quest’anno un viaggio intorno ai temi e alle suggestioni che stanno segnando il presente e, al contempo, preparando il futuro.
Tema della terza edizione: “L’appuntamento. Segni e segnali del prossimo futuro”, un richiamo alle occasioni di crescita culturale, sociale ed economica che il nostro tempo offre.
Mappe, disegni, foto: il Gran Sasso in mille immagini
La prima rassegna completa di iconografia storica sul Gran Sasso d’Italia, la catena montuosa con la vetta più elevata dell’Appennino, oggi Parco Nazionale. Stiamo parlando del l'”Atlante storico del Gran Sasso d’Italia”, volume edito dalla casa editrice teramana “Ricerche&Redazioni”. Il libro sarà presentato domani (20 dicembre), nella sala San Carlo del museo archeologico, a Teramo, alle ore 18, alla presenza di Stefano Ardito, giornalista e fotografo, regista di documentari e scrittore.
Dalla prima immagine conosciuta del 1573 di Francesco De Marchi, alle suggestive foto in bianco e nero degli anni ’30 e ’40, passando per cartografie storiche, mappe, incisioni, dipinti, disegni, schizzi e appunti di viaggio, antiche copertine di libri, manifesti, cartoline illustrate e tanto altro ancora.
Rivivere L’Aquila attraverso i suoni del passato
La visione di un suono, il percorso di un luogo, voci registrate di gente che non c’è più. Le campane che suonano, la finestra che si chiude, i bambini che giocano, i vicini che parlano, il suono di una sirena e l’abbaiare di un cane, la madre premurosa che urla al figlio, la portiera di una macchina che si chiude, i passi della gente. Far rivivere i suoni in un viaggio nella città dimenticata come fosse un giorno normale, perché lo spettatore, il cittadino dell’Aquila possa rievocare l’ascolto, riascoltare una quotidianità svanita, con la speranza che riapparirà nel tempo.
Un omaggio alla gente dell’Aquila, ai luoghi in attesa di rinascere, uno stimolo per andare semplicemente avanti. Un modo diverso per osservare meglio chi siamo, dove siamo, come vivere meglio nel luogo ferito. Una poesia in suoni che deve essere ricordata perché solo con la memoria possiamo cambiare.
Arte, cultura e cucina a Santo Stefano di Sessanio
L’arte che incontra la cucina in uno degli scenari più incantevoli d’Abruzzo. L’ideale connubio di cui parliamo è avvenuto a Santo Stefano di Sessanio tra l’amministrazione comunale, la Galleria degli Uffizi di Firenze e le delegazioni dell’Accademia della Cucina di Teramo e L’Aquila. Lo scopo era quello di valorizzare la mostra, allestita nel borgo abruzzese dal 7 luglio e visitabile fino al 30 settembre, dal titolo “Paesi, pastori e viandanti”. Un evento che ha rinnovato e consolidato il sodalizio tra Santo Stefano di Sessanio e la città di Firenze, dopo lo straordinario successo ottenuto lo scorso anno da “Condivisione di Affetti”, che ha richiamato migliaia di turisti italiani e stranieri, appassionati di arte e cultura, giornalisti e scolaresche (oltre 14.000 i visitatori paganti), dimostrando come si possa fare rilancio del turismo e delle economie delle aree interne con iniziative di vera qualità.
Fantasmi e paure in scena tra i boschi
Torna a Valle Castellana “La Notte delle Paure”, manifestazione giunta alla diciottesima edizione. Gli spettacoli si terranno dal 10 al 12 agosto in un castagneto nel circondario del sito La Ciuffetta. La Notte delle paure è un progetto nato nel 1995 dal desiderio di tramandare la memoria e la cultura dei luoghi della montagna del parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Utilizzando storie di fantasmi e di paure, e attraverso un progetto teatrale, i borghi abbandonati del Parco tornano a rivivere.
L’iniziativa, come ogni anno, parte con un’esperienza laboratoriale di teatro-natura di due settimane che coinvolge partecipanti da tutt’Italia e che termina con la creazione drammaturgica dell’evento spettacolo “La Notte delle Paure”.
Il vescovo che guida i motoraduni per beneficenza
Centinaia di motociclisti da varie parti d’Italia arriveranno domani (domenica 29 luglio 2012) al santuario di San Gabriele per la festa del motociclista, nel segno della solidarietà per il Borneo (Indonesia). E in testa a tutti, in sella a una potente Yamaha Superteneré 1200 cc., ci sarà il vescovo passionista Giulio Mencuccini, 66 anni, originario di Fossacesia (Chieti), missionario in Indonesia da oltre trent’anni e responsabile della diocesi di Sanggau (Borneo occidentale).
Per il vescovo andare in moto non è una novità, dato che per lui, che vive tra le foreste del Borneo, la moto è il mezzo di trasporto normale per annunciare il vangelo. Scopo del raduno è anche quello di raccogliere i fondi per costruire un asilo polivalente nella sua diocesi.
Di Giuseppe, star del clarinetto a Strasburgo
Importante traguardo artistico per il teramano Piergiorgio Di Giuseppe, che ha conseguito brillantemente il 14 giugno il Diploma di Specializzazione in Clarinetto basso al Conservatorio di Strasburgo, unico italiano negli ultimi anni nella classe del maestro Armand Angster.
Grazie a questo prestigiosa onoreficenza, è stato invitato dal maestro a rappresentare l’Italia e la sua città il 24 giugno al Festival “Clarinet Marathon” presso la Cite de la Musique et de la dance a Strasburgo, dove si è esibito in duo con la sua collega pianista e direttrice d’orchestra Luisella Chiarini, nonchè ad esibirsi in un recital solistico a Budapest.
Le infinite deviazioni di Diego Esposito
L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla figura di Diego Esposito, artista di origini teramane, con una mostra di opere su carta scelte nell’ambito del suo originale percorso di ricerca, pittura, scultura e istallazione ambientale.
Dagli anni Settanta ad oggi, il pensiero persistente della luce si commisura alle energie fisiche e mentali filtrate nello spazio di ogni opera, in tal senso l’arte di Esposito sviluppa una sensibilità cromatica affidata a diverse morfologie, dalle misure primarie della geometria al flusso luminoso e mutevole del colore.
I mille colori di Tornareccio, paese dei mosaici
Ventisette nuovi bozzetti, due mostre e una straordinaria Via Crucis di mosaici. L’edizione numero sette di “Un Mosaico per Tornareccio”, nell’anno del centenario della nascita di Aligi Sassu, si annuncia quanto mai ricca e coinvolgente. Dopo la posa in opera e la benedizione del mosaico di apertura della Via Crucis “L’adorazione della croce” dedicato a Giovanni Paolo II, avvenute lo scorso 16 aprile alla presenza dell’arcivescovo di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte, la manifestazione entra nel vivo sabato 28 luglio alle ore 17.30, con la cerimonia che si terrà presso il salone polifunzionale “Remo Gaspari” in viale don Bosco. Saranno presentati i ventisette nuovi bozzetti a tema libero degli artisti Paola Babini, Gabriele Boetto, Bruno Ceccobelli, Stefania Di Carlantonio, Alberto Di Fabio, Mauro Di Silvestre, Stefano Di Stasio, Salvatore Dominelli, Pablo Echaurren, Stefania Fabrizi, Sergio Fermariello, Felice Levini, H. H. Lim, Giancarlo Limoni, Gianluca Murasecchi, Luca Padroni, Claudio Palmieri, Luca Maria Patella, Salvatore Pupillo, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Massimo Ruiu, Francesco Vaccaro, Marco Verrelli, Luca Vernizzi, Claudia Peill, Elvio Chiricozzi.
Giro girotondo, un tuffo nei giochi del nonno
«Quando ci soffermiamo a guardare i bambini mentre giocano, ci rendiamo conto che, a volte, si divertono con passatempi semplici che ci ricordano la nostra infanzia o quella dei nostri nonni». Così scrivono Lucio Cancellieri e Maria Di Blasio Ricci, autori del libro “Giro Girotondo… com’era bello il mondo!” dato alle stampe ad aprile dopo una lunga e faticosa (ma divertente, a quanto sembra!) ricerca sugli svaghi del tempo che fu: ninna nanna, filastrocche, le pupe e le palle di pezza, rubamazzo e lo schiaffo del soldato, la campana e le belle statuine, tra scioglilingua e colorite espressioni ricorrenti.
Entrambi poeti, sensibili dunque alla luce che viene dal passato, Cancellieri e Di Blasio compiono un’indagine interessante perché ripropone, in un’ampia carrellata di ricordi, rituali e formule che hanno un che di magico, il repertorio di un mondo che ci appartiene completamente.