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Archivio per Gennaio 2011

«Ricostruzione e macerie andranno di pari passo»

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Il presidente della Regione Gianni Chiodi

Ricostruzione e macerie andranno di pari passo. Man mano che la ricostruzione andrà avanti e sarà completata, e questo non potrà accadere prima di dieci anni, il problema delle macerie sarà risolto. A sostenerlo è il presidente della Regione Abruzzo e commissario governativo per la ricostruzione, Gianni Chiodi.

Presidente, gli aquilani si lamentano del fatto che la ricostruzione non è iniziata.

“La ricostruzione è partita. Ci sono dodicimila cantieri a L’Aquila e undicimila persone che sono rientrate nella proprie abitazioni. Anche la ricostruzione pubblica è partita, con ottanta cantieri già attivati. Se si fa il confronto con altri terremoti, come quello in Friuli, dove la ricostruzione è iniziata dopo quattro anni, siamo in anticipo. Per quanto riguarda i centri storici, la ricostruzione spetta ai Comuni che devono redigere i relativi piani. Attribuire al Governo e al commissario una responsabilità su questo punto, è fuorviante. Abbiamo le risorse necessarie, per la ricostruzione abbiamo a disposizione due miliardi e mezzo di euro liquidi e un miliardo e mezzo in arrivo il prossimo anno dal Cipe. L’ultimo problema sono i soldi”.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 11 Gennaio 2011 alle 23:01

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Il cuore di Fabrizio che batteva nel corpo di Fernando

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Fernando Orfini convalescente dopo il trapianto (foto di Armando Di Antonio)

Chi vive a Roseto conosce bene quel negozio in pieno centro dove trovi di tutto legato all’elettricità. E’ rimasto il “negozio di Fernando” anche se oggi, dopo la morte, è gestito dalla figlia Cristiana e dove incontri spesso la signora Natalina,la signora Orfini. Entra mentre inizio  a parlare con Cristiana, chiede perché di quel block notes e quando scopre che sono lì per raccontare il primo trapianto di cuore ad un abruzzese, suo marito, cortesemente risponde ”Umbè io mi allontano, ho la tristezza nel cuore oggi. Mi ha appena chiamata la mamma di Fabrizio, ho parlato come sempre tanto con lei”.

Fabrizio è morto il 14 gennaio 1987. Così dice il certificato ma in realtà ha dato la vita a Fernando fino al 2006 giorno della morte del signor Orfini. Oggi grazie alle leggi, alla sensibilità personale, alla comunicazione è sicuramente meno complicato trovare un donatore di cuore . Ventitré anni fa  era un’altra cosa. La medicina era indietro di due decenni, la mentalità anche. E allora quella mamma di Fabrizio, quella telefonata scambiata da ventitré anni con la signora Natalina assumono valore di storia pionieristica. Fernando Orfini esperto massimo di impianti elettrici da sempre cominciò a non sentirsi bene un decina di anni prima. “Aveva quarantacinque anni” ci dice la figlia Cristiana” per un po’ andò avanti con le medicine poi , lo ricordo benissimo era sempre più affaticato”.

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Scritto da Redazione

martedì 11 Gennaio 2011 alle 22:52

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di Storie

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