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Archivio per la categoria ‘Storie’

Il cono dalle Ali d’Oro che conquista il mondo

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Antonella e Vanni Di Giosia

Giovanni Di Giosia, componente della Giunta esecutiva di Confindustria Teramo e titolare dell’azienda Ali d’Oro insieme alla sorella Antonella, ci racconta una storia di successo tutta teramana. È l’avventura di un garzone di bottega che rileva il bar dove lavorava e poi fonda un’azienda. Quel garzone era suo nonno. 

Vanni Di Giosia, quando inizia la storia della vostra azienda?

«Inizia nel 1946, a Teramo. Mio nonno Giovanni conduceva il bar Aquila d’Oro nel corso principale della città, acquistato dopo essere stato il garzone del precedente proprietario».

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 03 Novembre 2012 alle 17:49

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Costretto a pagare tasse su soldi mai ricevuti

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Teramo dall'alto

Commerciante vince la causa per danni contro il Comune, l’ente fa ricorso e ottiene la sospensione del pagamento ma l’Agenzia delle Entrate intima ugualmente al primo di versare l’imposta di registro sulle somme mai ricevute. Il Comune, a sorpresa, interviene e paga al suo posto.

È la singolare vicenda di cui è stato protagonista il titolare di un ingrosso di frutta e verdura di Teramo, Giuseppe Panichi, al quale l’Agenzia delle Entrate ha recapitato una cartella esattoriale di ben 62.383 euro. Sono le tasse applicate sui due milioni di euro che il tribunale cittadino gli ha riconosciuto con sentenza nella causa contro l’amministrazione. Ma questi soldi non sono mai arrivati nelle sue tasche.

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 25 Ottobre 2012 alle 21:50

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I cittadini di Opi “abusivi” a casa loro

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Il borgo di Opi nel cuore del Parco d'Abruzzo

Svegliarsi e scoprirsi occupanti abusivi della propria casa. Per gli abitanti di Opi, paese dell’Aquilano situato al centro del Parco nazionale d’Abruzzo, l’incubo che agitava i sonni degli avi è diventato realtà. La verifica demaniale, avviata dal Comune in ossequio a una legge regionale del 1988 e conclusasi solo di recente, ha accertato che quasi l’intero territorio di Opi apparteneva ai Borbone ed è passato successivamente nella proprietà dello Stato.

È scritto nel catasto onciario di Napoli, risalente al Settecento. I proprietari di appartamenti e terreni dovranno ora pagare un obolo all’amministrazione comunale per legittimare un diritto , tramandato di generazione in generazione, che pensavano fosse acquisito.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 30 Settembre 2012 alle 8:35

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Messe e fiori per l’anonimo che nessuno riconobbe

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Il manifesto funebre apparso a Roseto degli Abruzzi

Era un giovane di circa trentacinque anni, statura media, capelli ricci e neri. Indossava una giacca verde a quadri taglia 48 e portava scarpe numero 42. Non aveva soldi né documenti addosso. Nel portafogli, solo un piccolo pettine e un santino della Madonna di Loreto. La sua vita è finita sotto le ruote di un treno una domenica pomeriggio di quindici anni fa, intorno alle 14, sulla linea ferroviaria Ancona-Pescara, nei pressi di Roseto degli Abruzzi.

Pioveva a dirotto e il recupero della salma fu piuttosto complesso. Disgrazia o suicidio? L’interrogativo è ancora aperto. Certo è che la sua identità (il viso era completamente sfigurato) è rimasta ignota e nessuno ha mai reclamato il suo corpo. C’è tuttavia chi, pur non avendolo mai conosciuto, ha fatto apporre una lapide sulla sua tomba e da quindici anni gli porta fiori freschi e fa dire messe in sua memoria.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 16 Settembre 2012 alle 22:36

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Don Elvis, il prete con la passione per il rock

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Don Elvis

A guardarlo con cappellone da cowboy e stivali mentre intona con voce calda ed esperta le sue canzoni preferite, nessuno direbbe mai che il musicista Antoniu Petrescu, in arte don Elvis, originario di Bucarest, è in realtà un prete con la passione incontenibile per il rock e il country. Sul suo sito ci sono due pagine: una dedicata al sacerdote e una all’artista.

La sua vita si divide tra funzioni religiose e concerti in piazza. Ad Avezzano (L’Aquila) sono in molti ad attendere per il 7 luglio la presentazione del suo nuovo disco, il quarto della serie per il vice parroco della comunità cittadina di San Giovanni. La nuova fatica si intitola “Don Elvis Country”, un omaggio ai grandi e alle grandi interpreti femminili del genere musicale americano.

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 30 Giugno 2012 alle 19:07

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Le storie grottesche de “Il diavolo all’incrocio”

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La copertina del libro di Catenaro

«Se mai i suoi incubi dovessero spingerlo a fuggire in un’isola deserta, Catenaro porterebbe con sé le opere di Kafka e Poe. La sua creatività è attratta dalle parentesi del mistero e dell’ignoto, la sua fantasia si accende quando può dare corpo a vicende strane e grottesche». Così scrive Simone Gambacorta, critico letterario e segretario del Premio Teramo per un racconto inedito, nel risvolto di copertina del libro Il diavolo all’incrocio, terza opera letteraria del giornalista, scrittore e poeta abruzzese Nicola Catenaro, pubblicata da Galaad Edizioni all’interno della collana “Avalon” riservata al fantasy e al gotico.

Il libro, che sarà presentato venerdì 22 giugno, alle ore 18, nella sede de L’Arca, Laboratorio per le arti contemporanee del Comune di Teramo, in largo San Matteo (all’interno dei locali dell’ex Provveditorato al primo piano), raccoglie nove racconti in cui l’autore narra le avventure, spesso paradossali e surreali, di personaggi che inciampano loro malgrado nelle trappole del caso e nei nodi beffardi dell’esistenza.

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Scritto da Redazione

giovedì 21 Giugno 2012 alle 12:52

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Rivivere l’incubo del terremoto a Modena

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Sfollati nel modenese (Corriere.it)

Vivere due volte l’incubo terremoto. Fuggire dallo strazio dell’Aquila e ritrovarselo a Modena. È accaduto a una giovane coppia di abruzzesi di 36 anni, Marco e Gabriella, lui impiegato precario nella pubblica amministrazione e lei lavoratrice occasionale. Dopo essere scampati al sisma del 6 aprile 2009, avevano deciso di ricominciare trasferendosi in provincia di Modena, un anno fa, insieme ai loro due bambini, ora di cinque e due anni.

La scossa li ha svegliati di nuovo, questa notte come quella notte. Fortunatamente non hanno riportato danni e stanno bene, ma la paura è stata tanta. Hanno rivissuto gli stessi momenti di terrore. Uno dei primi pensieri è andato al figlio più grande, costretto a ricordare già due devastanti terremoti. Entrambi studenti, Marco e Gabriella si sono conosciuti e innamorati all’università dell’Aquila, dove lui abitava.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 20 Maggio 2012 alle 23:11

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Fare il giro del mondo con 8 euro al giorno

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Simone e Lisa

Dire addio al lavoro, arrivederci a tutto il resto e partire. Senza prendere aerei e, soprattutto, senza fissare una data per il rientro. È la sfida-avventura di Simone Maione, 33 anni, e Lisa Cantagallo, 32, originari di Penne, in provincia di Pescara, i quali hanno lasciato le rispettive attività professionali (lui era direttore vendite in una multinazionale che commercializza prodotti online, lei è biologa e lavorava in una cooperativa) e lo scorso 5 settembre hanno iniziato il giro del mondo. Unica limitazione, un budget di tredici euro al giorno per persona, che all’inizio sembrava inadeguato e invece è bastato a coprire tutte le necessità.

«Siamo arrivati in Malesia spendendone solo otto e non ci siamo fatti mancare nulla, basta adattarsi» raccontano Simone e Lisa a Corriere.it. La loro è un’idea nata per caso, «in una di quelle sere che sei stanco di lavorare dodici ore al giorno e ti accorgi che l’essenza della vita non può essere solo quella. Il viaggio ci sta dando ragione, stiamo attraversando popoli e culture diverse, apprendendo usi e costumi dei posti e condividendo esperienze con altri viaggiatori».

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 28 Aprile 2012 alle 15:58

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La passione per il web che fa pedalare l’impresa

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Giammaria de Paulis

Giammaria de Paulis, 35 anni, informatico e imprenditore. Quando è iniziata la sua attività?

 «La passione esiste da sempre anche se ufficialmente l’attività è iniziata nel 1998, agli albori di internet, quando ho aperto la mia ditta. Ed in quel lontano 1998 ricordo che la Camera di Commercio non sapeva neanche come inquadrare la mia attività economica, del resto ai quei tempi di web si parlava ancora poco. Invece per quanto riguarda il nome della ditta, ero stato colpito da un pubblicità danese in cui veniva citata la parola, Cykel (bicicletta). Da quel momento ho sempre sostenuto, simpaticamente, che la Cykel Software, ora Cykel Web Agency, vuole crescere pedalando molto».

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 05 Aprile 2012 alle 22:37

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«Salvata dalle macerie e poi dimenticata dallo Stato»

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Marta Valente oggi

Andrea, Aldo, Liberato, Antonella… Ricorda il nome dei suoi soccorritori uno ad uno. E di notte è perseguitata dagli incubi: il boato e poi le urla strazianti e i gemiti delle persone che non ce l’hanno fatta, inghiottite da cemento e mattoni nel palazzo di via Generale Francesco Rossi 22, venuto giù come burro (è in corso un procedimento penale per accertare le responsabilità del crollo) nonostante le rassicurazioni. Diciotto gli studenti che lì hanno perso la vita. Come le sue migliori amiche, Federica Moscardelli e Serena Scipione, e l’altra inquilina che condivideva con lei l’appartamento, Ivana Lannutti.

Ora però Marta Valente, la studentessa salvata dopo 23 ore trascorse sotto le macerie a L’Aquila, è una persona nuova. Un anno fa ha completato gli studi nell’ateneo del capoluogo abruzzese e si è laureata in Ingegneria gestionale con il massimo dei voti, la lode e una menzione speciale.

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Scritto da Nicola Catenaro

venerdì 23 Marzo 2012 alle 0:19

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