Archivio per la categoria ‘Cronache’
«Salvatore condannato in un deserto probatorio»
«L’ergastolo è una pena smisurata rispetto al deserto probatorio della sentenza, il giudice ha condannato con il dubbio quando invece con il dubbio si assolve». Sono i primi commenti che Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato, legali di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea, uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011 in un boschetto nei pressi di Ripe di Civitella, hanno rilasciato ai giornalisti nel corso della conferenza stampa convocata lunedì mattina a Teramo.
Gli avvocati hanno parlato per oltre un’ora approfondendo i contenuti del provvedimento con il quale, al termine del rito abbreviato, il gup Marina Tommolini ha comminato a Parolisi la massima pena prevista dal codice penale.
«Sesso negato: per questo è stata uccisa Melania»
Lui si sarebbe avvicinato per fare sesso e la moglie lo avrebbe rifiutato, scatenando la furia omicida del marito. Un delitto d’impeto, maturato nell’ambito di un rapporto divenuto «impari» a causa della figura dominante di lei e dell’enorme frustrazione provata dal marito. Queste, in sintesi, le motivazioni della sentenza con cui il Gup del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, ha condannato all’ergastolo il caporalmaggiore Salvatore Parolisi per l’omicidio di Melania Rea, uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011 in un boschetto a Ripe di Civitella (Teramo).
E proprio il boschetto sarebbe stato il teatro del raptus, dunque di un gesto assai poco calcolato, che avrebbe spinto Parolisi ad uccidere.
Piccola grande carità nata per amicizia
Di seguito pubblichiamo l’intervista realizzata da “Cuore volontario”, periodico del Centro Servizi per il volontariato di Teramo, al fondatore e presidente del Banco di solidarietà di Teramo, Mauro Ettorre, da oltre dieci anni impegnato nel sostegno alle famiglie teramane più bisognose. Una “storia” che sa di avventura nata quasi per caso…
Banco di solidarietà Onlus Teramo, quando è nata l’associazione?
È nata in modo informale nel 1998, poi si è costituita formalmente nel 2001.
Un torneo speciale in memoria di Bruno
Mancano solo due giorni alla palla a due che aprirà ufficialmente il “Trofeo Città di Teramo” – “Memorial Bruno Ballone”, torneo di pallacanestro intitolato alla memoria del compianto Bruno Ballone, figlio di Agostino, presidente della Baltour di cui lui stesso era consigliere di amministrazione, prematuramente scomparso nell’ottobre di due anni fa.
Al torneo che si svolgerà nelle giornate di sabato 29 e domenica 30, presso il PalaScapriano, prenderanno parte quattro squadre di C1 e C2 che si sfideranno in due gare di semifinale. La prima alle ore 19 di sabato vedrà affrontarsi Campli contro Vasto mentre la seconda, vedrà di fronte il Penta Teramo e la Globo Giulianova in quello che sarà l’esordio ufficiale di Simone Stirpe come head-coach del Penta Teramo. Il giorno dopo, domenica 30, le due finali: alle ore 18 quella valida per il terzo e quarto posto e alle 20 quella che decreterà la squadra che si porterà a casa il “Trofeo Città di Teramo” – “Memorial Bruno Ballone”.
Mappe, disegni, foto: il Gran Sasso in mille immagini
La prima rassegna completa di iconografia storica sul Gran Sasso d’Italia, la catena montuosa con la vetta più elevata dell’Appennino, oggi Parco Nazionale. Stiamo parlando del l'”Atlante storico del Gran Sasso d’Italia”, volume edito dalla casa editrice teramana “Ricerche&Redazioni”. Il libro sarà presentato domani (20 dicembre), nella sala San Carlo del museo archeologico, a Teramo, alle ore 18, alla presenza di Stefano Ardito, giornalista e fotografo, regista di documentari e scrittore.
Dalla prima immagine conosciuta del 1573 di Francesco De Marchi, alle suggestive foto in bianco e nero degli anni ’30 e ’40, passando per cartografie storiche, mappe, incisioni, dipinti, disegni, schizzi e appunti di viaggio, antiche copertine di libri, manifesti, cartoline illustrate e tanto altro ancora.
Vasto, trovata morta in casa con le mani legate
Stesa sul lettino in cucina, con il volto tumefatto, un fazzoletto in bocca per evitare che gridasse e le mani legate. L’hanno trovata così, Michela S., 73 anni, ormai priva di vita, all’interno della casa in cui viveva alla periferia nord di Vasto, in una zona poco frequentata della località abruzzese. A fare la macabra scoperta, intorno alle 8,30 di mercoledì mattina, è stato il fratello Antonio, il quale abita a poche centinaia di metri di distanza. Allarmato per non aver ricevuto notizie da lei e per aver trovato chiuso il cancello d’ingresso all’edificio, ha subito avvertito i vigili del fuoco. Mentre questi cercavano di aprire il cancello, l’uomo ha raggiunto da solo il primo piano con una scala esterna e, dopo aver rotto la finestra, è entrato in casa trovando la sorella in quelle condizioni e l’appartamento a soqquadro.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione locale e il procuratore della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, insieme ai sostituti procuratori Enrica Medori e Giancarlo Ciani, al medico legale Pietro Falco e alla polizia scientifica.
Armi e bussole impazzite, il mistero di Scanno
Il livello dell’acqua sceso di almeno sei metri in meno di un anno, le bussole dei sommozzatori impazzite, un oggetto non identificato sepolto nel fondale e, infine, armi e munizioni dell’ultima guerra che riaffiorano dopo quasi settant’anni. Se non fosse per la concretezza dei suoi abitanti, i quali respingono fantasiose ipotesi stile Loch Ness, si direbbe che cose strane accadono a Scanno e nei dintorni dell’omonimo lago abruzzese, il più grande della regione, formatosi a causa di una frana migliaia di anni fa.
Si tratta di episodi, rassicurano gli amministratori locali, che però non fanno dormire sonni tranquilli alla popolazione. Come la moria di pesci di quattro anni fa, un episodio anche quello ed ora per fortuna solo un ricordo. Il problema dell’acqua è grave ed urgente.
Smog e perdite idriche, l’Abruzzo è poco “green”
È crisi, ma la penuria di risorse non è sufficiente a spiegare la brusca e preoccupante battuta d’arresto delle politiche ambientali urbane: prima ancora di quella economica, pare esserci una crisi della capacità di fare buona amministrazione. Nella XIX edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani curata da Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore e presentata stamattina a Venezia, viene evidenziato come smog e perdite idriche rimangano il tallone d’Achille dell’Abruzzo, ma arriva un incoraggiante miglioramento sul fronte dei rifiuti. Non crescono, anzi in alcuni casi diminuiscono, le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane.
Costretto a pagare tasse su soldi mai ricevuti
Commerciante vince la causa per danni contro il Comune, l’ente fa ricorso e ottiene la sospensione del pagamento ma l’Agenzia delle Entrate intima ugualmente al primo di versare l’imposta di registro sulle somme mai ricevute. Il Comune, a sorpresa, interviene e paga al suo posto.
È la singolare vicenda di cui è stato protagonista il titolare di un ingrosso di frutta e verdura di Teramo, Giuseppe Panichi, al quale l’Agenzia delle Entrate ha recapitato una cartella esattoriale di ben 62.383 euro. Sono le tasse applicate sui due milioni di euro che il tribunale cittadino gli ha riconosciuto con sentenza nella causa contro l’amministrazione. Ma questi soldi non sono mai arrivati nelle sue tasche.
Teramo, sequestrato centro di fecondazione assistita
Un intero reparto sotto sequestro per mancanza di autorizzazioni. Questa mattina i carabinieri del Nas e la Guardia di Finanza hanno sequestrato la divisione di fecondazione assistita della Asl di Teramo in seguito all’inchiesta condotta dal pubblico ministero Davide Rosati.
Il centro, aperto meno di un anno fa all’interno del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale cittadino, mancherebbe dell’autorizzazione richiesta da tempo alla Regione Abruzzo e dell’iscrizione, obbligatoria, nel registro tenuto dall’Istituto superiore di sanità. Gli indagati, attualmente, sarebbero il responsabile del centro, Francesco Ciarrocchi, il manager dell’Asl, Giustino Varrassi, e altre figure apicali dell’Azienda sanitaria.