Archivio per la categoria ‘Cronache’
Ricostruire L’Aquila in 3D
Scrive Barnaby Gunning, architetto inglese residente a L’Aquila, nell’annunciare il proprio progetto: «A distanza di un anno e mezzo dal terremoto che ha devastato L’Aquila, c’e ancora una mancanza di visione sulla ricostruzione. Il centro storico dell’Aquila è ancora una città fantasma, chiuso. Senza un piano strategico pubblico, i cittadini non sanno ancora che sarà della loro bellissima città».
Come dargli torto? Da questa riflessione è nato il progetto-sogno di Barnaby che, in collaborazione con Google, nel mese di settembre 2010 ha reso concreta l’idea di costruire in 3D un modello virtuale della città nel suo stato attuale (per i dettagli dell’iniziativa è possibile consultare il sito di Gunning). Un modello su cui ciascuno può immaginare la rinascita del capoluogo d’Abruzzo.
La magia di tornare a vedere il mondo
La Banca degli Occhi di L’Aquila, diretta dal dottor Germano Genitti, è il Centro di Riferimento per le Donazioni e i Trapianti di Cornea e per le Membrane Amniotiche per la Regione Abruzzo e per la Regione Molise.
Si tratta della struttura sanitaria deputata alla certificazione di idoneità e alla distribuzione delle cornee e dei tessuti donati nelle suddette regioni. E’ operativa presso l’ospedale ”S. Salvatore”, Edificio 2 Ingresso C, dall’anno 2002, è una delle 15 Banche di cornea presenti sul territorio nazionale ed una delle 9 banche di tessuti italiane che processano tessuti oculari – cornee, lenticoli corneali, sclere – e membrane amniotiche.
Nel bosco da 70 anni, per aiutarli 4mila cartoline
Sarà grazie alla prima tiratura di 4.000 cartoline che la famiglia Panella, Ascenzo, Giovanni, Virginia e Felice, residenti in un casale diroccato a un chilometro da Tagliacozzo, potrà essere aiutata. La loro è una storia di stenti lunga una vita, da quando insieme ad altri quattro fratelli vivevano sempre in un casolare, poi crollato nel 1962.
A complicare le cose una malformazione genetica ereditata dal padre che colpisce sette di loro e che gli impedisce di deambulare.
Abruzzo color petrolio? Il rischio esiste
Esiste il rischio che la regione verde d’Europa diventi terra di conquista per i “cercatori” di oro nero? Sì, stando a quanto raccontato dal docente universitario Enzo Di Salvatore in “Abruzzo color petrolio. Breve viaggio nel caos giuridico degli idrocarburi” (Palumbi Edizioni – Teramo – con prefazione di Dacia Maraini – pp. 160), un libro che, con taglio divulgativo, si propone di informare i cittadini abruzzesi su un problema che da anni, ormai, affligge la nostra regione.
Il libro sta riscuotendo interesse e consensi proprio nel momento in cui la discussione intorno al problema del petrolio, in Abruzzo, si riaccende in modo aspro: da un lato Confindustria e sindacati (Uil, Cisl, Ugl); dall’altro le associazioni ambientaliste. In mezzo, naturalmente, c’è la politica.
Autoporto per il ciclocross, la denuncia della Cna
Autoporto o velodromo? Luogo deputato allo smistamento delle merci trasportate su gomma oppure sede di manifestazioni sportive? L’autoporto di Roseto degli Abruzzi vive una crisi d’identità. La vive da circa dieci anni, cioè da quando la struttura avrebbe dovuto iniziare a svolgere la funzione per la quale era stata pensata.
Oggi è quello che è: emblema tra i più sconcertanti delle infrastrutture abruzzesi incompiute. Certo, non si può dire che non sia utilizzato, visto che da qualche anno ospita gli allenamenti e le gare di un’associazione di ciclocross.
Neoborbonici a Civitella del Tronto per il 150°
L’indiscrezione ci raggiunge un paio di settimane prima di Natale. I neoborbonici, scandisce a chiare lettere la nostra fonte, hanno prenotato un intero albergo a Civitella del Tronto per le celebrazioni della ricorrenza del 20 marzo 1861.
La notizia merita un approfondimento. Se la voce è confermata, la Fortezza di Civitella, ultimo baluardo borbonico del Regno delle Due Sicilie , corre il rischio di rivivere a distanza di 150 anni una contrapposizione analoga.
La Teramo virtuale e quei simboli imbarazzanti
Teramo è stata scelta per uno dei progetti più innovativi che l’Itabc, l’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del CNR, ha realizzato nell’ambito dell’archeologia virtuale.
Grazie ad un’applicazione 3D interattiva, fruibile anche attraverso tecnologia mobile (esiste per l’iPhone e per l’iPad, si chiama “Teramo Lite” ed è facilmente scaricabile dall’Apple Store), si può ripercorrere la Teramo romana o medioevale selezionando da una piantina i luoghi di interesse e, nei passaggi successivi, visualizzando foto, vecchi tracciati e informazioni relative alle varie epoche storiche e persino interagendo con personaggi del passato virtuali.
Il gip riapre il caso Paolini
È notte fonda, una notte serena, e Budda brucia. Il suo corpo, all’interno della Renault Clio, è completamente avvolto dalle fiamme. Qualcuno, come emergerà dalle perizie, lo ha cosparso di alcol e poi gli ha dato fuoco con un accendino o un fiammifero. Leonardo Paolini, 22 anni, studente universitario, detto Budda per il suo carattere amabile e riflessivo, muore carbonizzato senza opporre alcuna resistenza o tentare di uscire dall’auto. Ma ha respirato i fumi della combustione, segno che in quel momento era ancora vivo. Questo accadeva tre anni e mezzo fa, la notte del 28 febbraio 2007, in località Colleparco, a Teramo, a due passi dall’università, nel buio di un boschetto noto soltanto a tossici e coppiette. Nelle vicinanze c’è un parco giochi che ora è intitolato proprio a Leonardo.
«Abruzzesi, contro l’illegalità scegliete i valori»
Il superamento della crisi che incombe sul nostro Paese impone il pieno recupero della legalità nei territori in cui vivono e operano cittadini ed imprese. Questa la convinzione da cui Confindustria Teramo è partita per organizzare il convegno dal titolo “Crisi economica e crisi dei valori: andiamo dove?”, tenutosi qualche settimana fa, nella sede dell’Associazione, a Sant’Atto, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Potito Randi.
L’iniziativa è nata, in particolare, dall’esigenza di riaffermare la legalità (a cominciare dalla gestione della cosa pubblica) quale valore irrinunciabile e requisito indispensabile per il progresso ed il benessere di ogni nazione.
Compie già venti anni il Lotto Zero
Compie venti anni il Lotto Zero, la strada a una sola carreggiata e a due corsie che avrebbe dovuto risolvere in Abruzzo gli enormi problemi di traffico di cui soffre Teramo, collegando il quartiere Cona e quello di Cartecchio con una variante parallela al fiume Tordino. L’Anas annuncia ormai da anni, e a più riprese, che l’opera sarà presto inaugurata. Ma, a venti anni di distanza dalla posa della prima pietra, nessuno ha mai percorso la strada. La storia di questa opera pubblica infinita si può sintetizzare come segue.
Nel 1990, l’Anas appalta all’impresa Sparaco Spartaco i lavori che, appena iniziati, si fermano.