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Un marito a carico. Per errore

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La sede del Comune di Montesilvano

Un disguido o un banale equivoco, a volte, possono cambiare radicalmente la vita di una persona. Ne sa qualcosa un’impiegata della provincia di Pescara che, alcune settimane fa, ha scoperto di essere sposata da quattro anni con un uomo straniero. Un «incidente» dovuto ad uno scambio di persona, mistero svelato. Robetta da niente, insomma, che però alla malcapitata è costato un iniziale spavento e un bel capogiro. Forse anche per il fatto che il presunto marito risultava a suo carico.

Alla sorpresa è seguita presto la consapevolezza dell’errore, commesso per la distrazione di uno degli addetti ai servizi anagrafici del Comune di Montesilvano. Un caso di omonimia …

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 09 Agosto 2011 alle 7:48

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Marco, il manager diventato eremita

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Marco a Valle Pezzata

«La mia vita è cambiata dieci anni fa: a gennaio del 2001 mi trovavo per lavoro all’Holiday Inn di Manhattan, a giugno dormivo nei fienili in Toscana». Marco, trentasette anni compiuti, ex manager Yamaha ed ora eremita in Abruzzo, ride. Il contrasto delle due immagini lo diverte. Per parlare con quest’uomo riflessivo, pacato e accogliente, i cui tratti incorniciati dalla capigliatura rasta ricordano vagamente quelli di Bob Marley, abbiamo dovuto camminare parecchio. Mezz’ora buona di ripida montagna tra Rocca Santa Maria e Valle Castellana, in provincia di Teramo, al confine tra l’Abruzzo selvaggio e le Marche. Dove è possibile incontrare i lupi e, giurano alcuni, anche gli orsi. D’altronde, l’eremita del borgo abbandonato di Valle Pezzata, che fino all’età di ventisette anni era product manager dell’Italaudio, storico distributore nazionale del marchio Yamaha per hi-fi con sede a Legnano, non se l’è scelta facile l’esistenza.

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 04 Agosto 2011 alle 13:02

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Cavour, il cane che prendeva il bus da solo

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(Foto N. Vaglia per www.corriere.it)

Oggi il Corriere della Sera On Line pubblica la storia di Cacao, “il cane che va in bus” a Milano. Una storia in tutto e per tutto simile a quella di Cavour, bassotto inglese di Giulianova, scomparso qualche anno fa. Ve la riproponiamo rispolverando gli archivi de “Il Centro” del 2007.

Si chiama Cavour, come il più noto protagonista del Risorgimento, ma non ha sembianze umane. Appartiene alla simpatica razza dei bassotti inglesi ed è un cane un po’ avanti con gli anni. Di lune ne ha contate 14 e, a giudicare dall’andatura, inizia ad accusare il peso dell’età. Del famoso statista italiano potrebbe ricordare, con le dovute proporzioni, la straordinaria intelligenza.

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 05 Luglio 2011 alle 17:03

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di Storie

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Professione coach, allenatore dei sogni

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Giannicola De Antoniis (a destra) e Luca Mettimano

Giannicola De Antoniis, professione coach. Che, nel basket e in altri sport, significa allenatore. Nel suo caso, aiuta altri a realizzare gli obiettivi ed a crescere non in campo ma nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. A Notaresco ha realizzato un’esperienza innovativa portando, per la prima volta in Abruzzo, l’esperienza del coaching tra impiegati comunali e insegnanti.

Cosa significa essere un coach?

«Coach è un termine che viene dall’inglese medioevale e che significa carrozza. Con la carrozza tu vai, ti sposti da un punto ad un altro… Continua la lettura »

Scritto da Nicola Catenaro

mercoledì 29 Giugno 2011 alle 22:02

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Il dramma multicolore degli immigrati in un volume

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Un’operaia cinese licenziata dopo aver ricevuto dallo stesso datore di lavoro l’invito a prendersi una giornata di riposo che, però, senza la richiesta formale di assenza per malattia, le è costata (come in una vicenda kafkiana) l’interruzione del rapporto per giustificato motivo. Un agricoltore marocchino che, pur volendo tornare in patria perché con la crisi il costo della vita in Italia è alto, è costretto a rimanere: la figlia, ormai integrata, non vuole andare via. E poi un ingegnere elettronico dello Sri Lanka che ora fa l’aiuto cuoco, un veterinario del Congo diventato portiere di notte, un musicista di Casablanca che monta frigoriferi, una rumena in cerca di lavoro come badante per mandare il figlio all’università,  e così via discorrendo.

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Scritto da Nicola Catenaro

lunedì 27 Giugno 2011 alle 17:09

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Bionieri, l’esperienza di Valle Pezzata

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«Fuggi lontano da questi morbosi miasmi, vola a purificarti nell’aria superiore…» A chi non è mai venuto in mente di prendere alla lettera l’invito che Baudelaire rivolge allo «spirito» nella sua elevazione e, anche solo per qualche ora, tornare alla semplicità e alla lentezza di una esistenza scandita da ritmi finalmente diversi e in simbiosi con la natura?

C’è chi in Italia già vive ai confini «tra selvatico e coltivato» e, nel tentativo di mettere in piedi una rete di esperienze simili, ha creato sul web una «radura collettiva dove incrociare e scambiare saperi e sapori, utopie, progetti e memorie».

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Scritto da Nicola Catenaro

venerdì 17 Giugno 2011 alle 10:32

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Se una scollatura a Pescara costa una multa salata

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Albore Mascia (a sinistra) sulla riviera

Il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, è volato a Bruxelles e non riesce a sentire il rumore che la nuova ordinanza antiprostituzione – multe fino a 500 euro per chi veste con abiti succinti e in maniera provocante in alcune zone “calde” del territorio comunale, ma solo dalle 22 alle 7 – ha prodotto in città.
Adesso infatti, è assolutamente vietato non solo rallentare, marciare in auto a passo d’uomo o fermarsi a bordo del proprio veicolo dinanzi a una prostituta, ma anche indossare capi di abbigliamento suscettibili di «offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento». Sono quattro le zone della città interessate, tra il centro e la riviera. Le stesse “passeggiatrici”, dopo una serie di sanzioni non pagate, rischieranno l’espulsione o il foglio di via obbligatorio.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 29 Maggio 2011 alle 10:19

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Il terremotato senza casa perchè single

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Renzo Gambaro

Abitare in una baracca può voler dire vivere all’inferno se la baracca misura appena otto metri quadrati ed è priva di servizi igienici, energia elettrica e riscaldamento. Ne sa qualcosa Renzo Gambaro, 67 anni, manovale in pensione e agricoltore per passione. Dal 6 aprile 2009, quando la sua Paganica (una delle frazioni più colpite dal terremoto dell’Aquila) fu scossa dalle viscere, quest’uomo accogliente e sorridente non si è mai arreso né ha mai pensato di abbandonare il luogo dove è cresciuto in cambio dei comfort di un anonimo albergo sulla costa. Da due anni vive, appunto, in una baracca. A circa 800 metri di altezza e ad un chilometro dal centro, semidistrutto e in parte ancora pericolante. In attesa di una sistemazione vera, che si tratti di Map o progetto Case non importa.

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 21 Maggio 2011 alle 16:15

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Elezioni, marito batte moglie e diventa sindaco

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Giuseppe D'Angelo e Ada Canali

Il marito si candida contro la moglie e stravince, ottenendo il 94,88 per cento dei consensi. Lui ora rischia di passare alla storia come uno dei sindaci più amati d’Italia, lei è stata scortata da uno sparuto gruppo di elettori negli angusti banchi della minoranza.

È accaduto a Casacanditella, piccolo e ridente comune in provincia di Chieti con appena 1.400 abitanti. Per una volta non sono stati problemi di cuore ma di quorum ad alimentare la contrapposizione, soltanto politica per carità (e nemmeno poi tanto) tra coniugi.

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Scritto da Nicola Catenaro

venerdì 20 Maggio 2011 alle 22:22

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Sciroli nel Guinness, una pedalata lunga 224 ore

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Sciroli vittorioso

Tutti hanno pensato che fosse un folle a tentare l’impresa, ma lui alla fine l’ha spuntata. Ha pedalato per 10 giorni consecutivi (giorno e notte) su una bike da spinning, percorrendo virtualmente oltre cinquemila chilometri.

Dal 6 maggio ad oggi lo sportivo teramano Patrizio Sciroli, già campione nel 2008 di pedalata statica, non ha mollato mai ed è così riuscito di nuovo a battere il record del mondo. Ha strappato il titolo all’americano George Hoods, un marine muscoloso il quale era riuscito a stare in sella alla bicicletta per 222 ore, 22 minuti e 22 secondi. Sciroli, che non è corpulento e di professione fa invece il tappezziere, ha superato quel limite arrivando a 224 ore, 24 minuti e 24 secondi.

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Scritto da Nicola Catenaro

domenica 15 Maggio 2011 alle 18:42

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