Archivio per la categoria ‘Storie’
L’arte di Bruno, fabbro inventore
Ha compiuto 90 anni Bruno Di Donatantonio, ma certamente non li dimostra. Sarà quel paio di occhiali da sole dietro i quali nasconde il suo sguardo o sarà tutto merito della sua intensa vita? Bruno non è un artista, né un poeta, né tanto meno un inventore, ma semplicemente un fabbro, come si definisce lui stesso, che ha saputo trasformare il suo mestiere in un’arte inventiva poliedrica.
Bruno, com’è iniziata la tua “arte inventiva”?
«Ero il secondo di cinque fratelli e così fin da bambino frequentavo la bottega di papà Gaetano qui a Montorio al Vomano (Teramlo), dove ho imparato i primi rudimenti del mestiere di fabbro. Nel 1932, terminata l’allora scuola dell’obbligo, l’elementare, iniziai a lavorare stabilmente nella bottega paterna come apprendista. Nel tempo libero iniziai a dipingere ispirandomi alla mia Montorio o alla Bibbia».
Io trapiantata, prigioniera della neve
Lei ora vorrebbe solo tornare a casa. E dimenticare questa brutta avventura. Un’odissea che è iniziata venerdì pomeriggio e che sembra quasi aver voluto aggravare, come per un diabolico scherzo, le personali disavventure di M.P., 31 anni, di Giulianova (Teramo), sottoposta nove mesi fa a un trapianto bipolmonare. La ragazza è bloccata da 48 ore a Carsoli, dove due giorni fa, senza che un cartello o altro indicassero a lei e ai suoi familiari che forse era meglio cambiare programma, il suo viaggio di ritorno da Roma si è fermato.
Nella Capitale era stata per un controllo di routine dopo il delicato intervento subito lo scorso maggio. Arrivati all’altezza di Carsoli, lei e i suoi genitori sono rimasti bloccati per ore insieme ad altre centinaia di automobilisti a causa della slavina caduta un’ora prima.
Sposi con lo sponsor, la sfida di Mariangela e Marco
Mariangela e Marco sono una coppia di fidanzati che il prossimo 23 giugno 2012 coronerà il suo sogno d’amore davanti all’altare. Lei è di Loreto Aprutino(Pescara) e lui di Grottammare (Ascoli Piceno) e tra l’Abruzzo e le Marche sono i primi fidanzati ad aver creato un blog matrimoniale per la ricerca di sponsor.
Il blog (http://setrovolosponsormisposo.blogspot.com/ ), raccontano gli sposi in una lettera inviata a storieabruzzesi.it, «è quello di una coppia di ragazzi giovani che credono molto nel sacramento del matrimonio e desiderano coronare il proprio sogno, ma con uno stipendio modico, un mutuo per acquistare casa, rimane poca autonomia economica che non permette di sostenere tutte le spese da soli. Ecco perchè chiediamo aiuto a ditte/aziende nell’organizzazione del matrimonio: in cambio di omaggi e/o sconti offriamo pubblicità».
Amici e poeti di Simone Gambacorta
Scrivo del libro “Amici e poeti” (Duende, 2011) di Simone Gambacorta, critico letterario e giornalista oltre che amico (e questo non è un particolare trascurabile, visto che anche io scrivo e pubblico poesie), con colpevole ritardo rispetto alla data dell’avvenuta consegna da parte dello stesso. Un ritardo voluto. Io questo libricino di circa settanta pagine – che raccoglie ricordi e riflessioni legate agli incontri avuti con tre poeti teramani, Antonio Alleva, Raymond André e Giammario Sgattoni – l’ho voluto rimuginare prima di scriverne anche solo qualche breve nota.
Il tempo cancella ricordi e ferite, si dice banalmente, ma aiuta anche a trovare chiavi di interpretazione e soluzioni alla realtà che ci circonda. Dunque, occorre lasciarselo scivolare addosso (il tempo) quando serve. Soprattutto quando, come in questo caso, interviene a sciogliere dubbi e sottili (ma insidiose) malinconie.
Treni nemici, la storia di Mariaclaudia
Tre volte alla settimana parte dalla stazione ferroviaria di Giulianova Lido, in Abruzzo, per andare ad insegnare diritto in una scuola di Pesaro, nelle Marche. Mariaclaudia Cantoro, 40 anni, docente precaria disabile, è una persona coraggiosa ed è contenta dell’incarico che ha. E’ meno contenta del treno (non attrezzato per ospitare persone diversamente abili, come testimoniato dal video amatoriale che lei stessa, con l’aiuto di un amico, ha girato) che ogni mattina, alle 5,30, parte dalla località costiera in provincia di Teramo per accompagnarla al lavoro. Dopo una laurea in Giurisprudenza, un master per giurista d’impresa e vari altri corsi (tra i quali la specializzazione per l’insegnamento), Mariaclaudia – che fino a pochi anni fa coltivava il sogno di diventare notaio – si è dovuta accontentare degli incarichi di supplenza annuale con i quali, prima a Rovigo per due anni, ora a Pesaro da settembre, ma soltanto il lunedì, il mercoledì e il sabato, si guadagna da vivere.
Cermignano, ecco la strada che finisce nel nulla
È lunga un chilometro ed è asfaltata, ma illuminazione e segnaletica mancano. È dritta e larga ma non ha ancora un nome e, soprattutto, non porta da nessuna parte. La «strada fantasma» di Cermignano, come la chiamano, ha inizio in un punto della provinciale che nel Teramano sale verso la frazione di Montegualtieri, dove sorge un’antica torre medioevale, e muore in uno stretto e non facile percorso di campagna usato da sempre come scorciatoia per raggiungere, circa cinque chilometri più avanti, l’ingresso dell’autostrada per Roma.
Di strano c’è anche che l’opera, finanziata nell’ambito di un’intesa tra Governo e Regione Abruzzo, dovrebbe servire aree produttive di cui non vi è traccia.
Folk d’Abruzzo, vola negli Usa la poesia dei DisCanto
Sembra quasi di vederli, i boscaioli di Villavallelonga, camminare verso casa cantando “L’aria alla Villa è l’aria fina, bbiate a chi ce sta, chi la respira. I ttrune, i ttrune anè, bbiate a chi ce sta, chi la respira” (“L’aria alla Villa è aria fina, beato chi ci sta, chi la respira. E tuona, tuona, beato chi ci sta, chi la respira”), rassicurando il proprio amore a chi li sta aspettando. O le donne di Cupello battersi il petto cantilenando “Mare maje”, “povera me”, con melodie che ricordano quelle balcaniche, ereditate dall’invasione turca del XV secolo: melodie che si ritrovano anche nel terzo movimento della prima sinfonia di Malher, autore attento alle tradizioni popolari di quell’area. Filastrocche, ninne nanne e canti d’amore della tradizione contadina abruzzese sono nel repertorio del terzo millennio del gruppo sulmonese di musica etnica abruzzese “DisCanto”.
L’Aquila, in sei in un bilocale (con i topi)
In fuga dai topi. La storia di Elvis, 44 anni, un infarto alle spalle e altri problemi di salute in corso, è una storia di ordinario orrore, oggi, a L’Aquila, a due anni e mezzo dal terremoto. Elvis vive con la moglie Rita, 43 anni, due figli di diciassette e diciotto anni, la compagna di uno di questi e il bimbo di otto mesi della giovane coppia, a Monticchio, una frazione del capoluogo nelle vicinanze di Onna. In sei in un bilocale di appena 55 metri quadrati.
Abita qui da quando, cinque anni fa, ha occupato abusivamente uno dei 72 appartamenti di un imponente e malmesso casermone dove, in seguito al terremoto, sono arrivati la muffa e i topi. Ratti, più che semplici topi, grandi e aggressivi. Per stessa ammissione dell’Ater, intervenuta con la Asl già una prima volta ma, almeno finora, con esito parziale.
Glm, storia di un’azienda “tedesca” in Abruzzo
Unindustria, il magazine di Confindustria Teramo, ha pubblicato nell’ultimo numero (ottobre 2011) la storia del Gruppo GLM, con sede a Castelnuovo Vomano, una realtà nata tredici anni fa dall’idea di alcuni operai della Mta. Graziano Forcini e Peppino Barlafante raccontano in questa intervista una bella avventura, che passa anche per l’acquisizione e il salvataggio della loro ex azienda…
Quando è iniziata questa avventura?
Graziano Forcini: «Abbiamo iniziato nel 1998. Eravamo in tre, tutti operai dipendenti della Mta del gruppo Metalfin, la prima realtà metalmeccanica della zona, il cui stabilimento era situato nella zona di Mosciano. All’inizio è stata una sfida, avevamo voglia di fare qualcosa di importante».
Cesareo durante l’intervento al cuore: si salvano
La notte più lunga di Veronica F., 32 anni, abruzzese, è stata quella tra venerdì e sabato scorsi, quando con un parto cesareo ha dato alla luce, all’ottavo mese di gravidanza, una bella bimba di tre chili e mezzo. Niente di strano fin qui. L’eccezionalità sta nel fatto che è nata pochi istanti prima che i cardiochirurghi dell’ospedale di Teramo operassero Veronica al cuore per un aneurisma dissecante dell’aorta. Hanno visto la morte in faccia, lei e la piccola, ma ora stanno bene. Quasi un miracolo, dicono i medici.
Il dramma è arrivato all’improvviso. Nel pomeriggio Veronica accusa un malore in ufficio, un violento dolore alla schiena che non va via. È colpa dell’aria condizionata, suggerisce qualche collega. Ma lei non si sente affatto bene e decide di chiamare il 118. L’ambulanza arriva e la trasporta prima al più vicino ospedale, ad Atri, e poi, una volta accertata la gravità della situazione, a quello del capoluogo, Teramo, a 48 chilometri di distanza.