Archivio per la categoria ‘Storie’
Elezioni, marito batte moglie e diventa sindaco
Il marito si candida contro la moglie e stravince, ottenendo il 94,88 per cento dei consensi. Lui ora rischia di passare alla storia come uno dei sindaci più amati d’Italia, lei è stata scortata da uno sparuto gruppo di elettori negli angusti banchi della minoranza.
È accaduto a Casacanditella, piccolo e ridente comune in provincia di Chieti con appena 1.400 abitanti. Per una volta non sono stati problemi di cuore ma di quorum ad alimentare la contrapposizione, soltanto politica per carità (e nemmeno poi tanto) tra coniugi.
Tarquini, il campione che ha battuto Fangio
È nato a Giulianova nel 1962 e, come tutti quelli che hanno fatto carriera in questo mondo, ha iniziato con i kart, l’unica vera attività propedeutica allo sport automobilistico. Ha avuto la fortuna di avere una pista storica dove correre nella sua città, la “Pista Gialla”. E lì, per Gabriele Tarquini, 49 anni, di mestiere campione, è iniziato tutto. Lo incontriamo a San Nicolò (Teramo), ad un convegno di medici che l’hanno scelto come testimonial/modello di una vita sana. Poca carne, niente alcol, attività fisica costante, giusto riposo. Non resistiamo alla tentazione e attacchiamo bottone. Ecco il resoconto della chiacchierata.
Tarquini, agli inizi, ha detto grazie alla fortuna o al talento?
Earth Mater ha toccato il cielo con un dito
Davide ha ancora al collo il laccio rosso che un monaco gli ha dato, insieme ai suoi compagni, a Beding. È un segno di buon auspicio, seguito ad una benedizione, che ha accompagnato l’intero team della spedizione alpinistica abruzzese Earth Mater 2011, da poche ore rientrata in Italia, dopo 18 giorni in alta quota.
Partiti dalla valle del Rolwaling a 950 metri di altitudine, Davide Peluzzi, capo spedizione, Paolo Trentini e Roberto Ferrante (medici del soccorso alpino), Federico Spada e Biagio Mengoli del soccorso alpino e Paolo De Laurentis (guida alpina), hanno attraversato ben 151 chilometri fino ad arrivare alla valle del Kumbu.
Un borgo medioevale al costo di un appartamento
Quanto costa un pezzo di storia nel cuore del Parco Gran Sasso e Monti della Laga? Appena 144 euro al metro quadrato. Tanto serve per acquistare il borgo medioevale di Valle Piola, frazione disabitata del comune di Torricella Sicura, in provincia di Teramo, a circa mille metri sul livello del mare ed a pochi chilometri dal confine con Ascoli Piceno.
I proprietari del paesino fantasma si accontentano di soli 550 mila euro – meno di quello che in alcune città serve per un comodo appartamento in centro – in cambio di «undici edifici in muratura di pietra locale a vista da restaurare per una superficie calpestabile totale di 3.800 metri quadrati e da terreni circostanti di 60.000 metri quadrati». L’annuncio è apparso pochi giorni fa su alcuni dei principali siti di compravendita immobiliare.
Voglio una guida… spericolata
Storieabruzzesi.it ha intervistato Alfredo De Dominicis, per tutti “Dedo” (o “Superdedo”), pilota teramano di rally pluripremiato in Italia e all’estero. Che ci ha raccontato una passione nata da piccolo e diventata un lavoro. Non sempre facile da gestire.
Alfredo, da quanto tempo corri e cosa significa per te correre?
«Corro da quando avevo 23 anni, molto tardi perchè ho seguito la carriera universitaria (si è laureato in ingegneria gestionale, ndr). Era una passione fin da piccolo ereditata da mio padre, che ho tramutato in lavoro».
La missione di suor Daniela in Confindustria
«Cosa può fare una religiosa in Confindustria? E’ una domanda che mi sono fatta spesso in questi giorni, ma la risposta l’ho trovata nel Vangelo: “Siate lievito per fermentare la massa”».
Suor Daniela Di Bacco, 46 anni, responsabile della gestione del personale dell’Istituto della Dottrina Cristiana (più di 20 sedi sparse tra Italia, Congo e Bolivia) e dirigente scolastico, è entrata nel direttivo di Confindustria L’Aquila.
L’ha voluta, in qualità di “invitata permanente”, il neo-presidente Fabio Spinosa Pingue, che crede profondamente nella necessità di aprire il mondo dell’associazionismo d’impresa a quanti lavorano attivamente nel mondo del sociale e dell’educazione.
Laurea inservibile? Faccio il calzolaio
I suoi nonni non volevano. I suoi genitori hanno accolto con stupore la novità. Ma lui, Marco Grazietti, 27 anni, teramano, laureato in Biotecnologie con 108 su 110 e calzolaio di professione da pochissimi giorni, è contento così. Ha dato un calcio alla disoccupazione e ripete che «non ha prezzo non avere padroni».
Da quando ha aperto la “Calzoleria Grazietti”, una piccola ma deliziosa bottega lungo corso Cerulli, uno dei corsi centrali di Teramo, i clienti fanno a gara per portargli scarpe e scarponcini da aggiustare. Marco è cordiale con tutti, molto professionale nell’illustrare i problemi o i difetti delle varie calzature e i rimedi per ripararle. Offre anche servizi speciali, come la risuolatura delle scarpe da montagna o da ballo o i mocassini su misura. Un giovanotto, ottimista ed estroverso, che ha ridato vita ad un mestiere che sta scomparendo.
«Ecco perché resto in Giappone»
Storieabruzzesi.it ha contattato via Facebook Enrico Pelillo, ingegnere teramano da dieci anni in Giappone, chiedendogli di raccontare la sua personale esperienza del devastante terremoto che ha colpito il Paese. Pelillo ha accettato di rispondere alle nostre domande. Il risultato è questa intervista che vi proponiamo integralmente.
Enrico, dov’eri quando è arrivata la scossa più forte?
«Ero a casa, lavorando al pc su alcuni documenti. Per intenderci, a Kobe, dove vivo, che è a circa 800 chilometri dall’epicentro, la scossa non si è nemmeno sentita. Però il sistema di allerta giapponese, tra i più efficienti al mondo, ha trasmesso la notizia del terremoto su tutti i canali tv e radio immediatamente (roba di secondi). Letta l’entità della scossa, ho capito immediatamente che si trattava di qualcosa di importante, non le solite ‘scossette’ cui ci si abitua da queste parti».
Quell’intervista “puntuta” a Giovanni Falcone
È in caduta libera Giovanni Falcone, quel giorno di marzo quando viene in Abruzzo, Chieti, convegno sui consueti temi di giustizia, 21 anni fa.
Il C.S.M. lo ha appena bruciato nella corsa al vertice dell’antimafia, preferendogli tale Giammanco, maggiore anzianità di servizio ma nessun profilo specifico. Scrutinio a sorpresa, una stilettata con la complicità – si disse – della corrente che avrebbe dovuto sostenerlo. Giovanni Falcone, invece che all’antimafia, finisce al Ministero, colletto bianco, però incarico apicale; una promozione, anche quella, dunque non si lamenti……..
Tutto avviene mentre il pool di Palermo perde i pezzi, smantellato, giorno dopo giorno, con le buone o con le cattive.
Le alte vie dell’alpinista D’Angelo
Da dodici anni non fa più salite, ma le ha ripercorse tutte nel suo libro autobiografico Le alte vie di una vita (Verdone Editore), uscito in questi giorni. Si tratta dell’ultima «scalata» dell’aquilotto del Gran Sasso e guida alpina emerita, Lino D’Angelo.
Classe 1921, Lino, monumento vivente dell’alpinismo italiano e memoria storica delle genti del Gran Sasso, ad 88 anni suonati si è rimesso in gioco e ha iniziato a buttar giù la sua avventurosa vita sulle «alte vie» delle diverse vette che ha scalato in oltre sessant’anni di alpinismo.