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Tarquini, il campione che ha battuto Fangio
È nato a Giulianova nel 1962 e, come tutti quelli che hanno fatto carriera in questo mondo, ha iniziato con i kart, l’unica vera attività propedeutica allo sport automobilistico. Ha avuto la fortuna di avere una pista storica dove correre nella sua città, la “Pista Gialla”. E lì, per Gabriele Tarquini, 49 anni, di mestiere campione, è iniziato tutto. Lo incontriamo a San Nicolò (Teramo), ad un convegno di medici che l’hanno scelto come testimonial/modello di una vita sana. Poca carne, niente alcol, attività fisica costante, giusto riposo. Non resistiamo alla tentazione e attacchiamo bottone. Ecco il resoconto della chiacchierata.
Tarquini, agli inizi, ha detto grazie alla fortuna o al talento?
Caduta massi a Pietracamela, il sindaco: «Aiutateci»
Vivere con l’incubo del masso. Vivere sotto il masso in bilico. Non deve essere facile per i “pretaroli”, i pochi residenti effettivi nel comune di Pietracamela, uno dei “borghi più belli d’Italia”, essere ostaggio del rischio idrogeologico. Rischio che attanaglia il paese da sempre, è vero, ma che ha punte di criticità (e paura) solo da pochi mesi.
Dopo il terremoto del 6 aprile 2009, che in parte ha danneggiato gravemente questo affascinante comune ai piedi del Gran Sasso (si trova a pochi chilometri dalle piste da sci dei Prati di Tivo), la situazione è peggiorata: due mesi fa è crollato un intero costone di roccia del volume di 10mila metri cubi dalla parete di Capo Le Vene, che sovrasta l’abitato insieme al caratteristico masso da cui Pietracamela prende con ogni probabilità il nome.
Un borgo medioevale al costo di un appartamento
Quanto costa un pezzo di storia nel cuore del Parco Gran Sasso e Monti della Laga? Appena 144 euro al metro quadrato. Tanto serve per acquistare il borgo medioevale di Valle Piola, frazione disabitata del comune di Torricella Sicura, in provincia di Teramo, a circa mille metri sul livello del mare ed a pochi chilometri dal confine con Ascoli Piceno.
I proprietari del paesino fantasma si accontentano di soli 550 mila euro – meno di quello che in alcune città serve per un comodo appartamento in centro – in cambio di «undici edifici in muratura di pietra locale a vista da restaurare per una superficie calpestabile totale di 3.800 metri quadrati e da terreni circostanti di 60.000 metri quadrati». L’annuncio è apparso pochi giorni fa su alcuni dei principali siti di compravendita immobiliare.
Voglio una guida… spericolata
Storieabruzzesi.it ha intervistato Alfredo De Dominicis, per tutti “Dedo” (o “Superdedo”), pilota teramano di rally pluripremiato in Italia e all’estero. Che ci ha raccontato una passione nata da piccolo e diventata un lavoro. Non sempre facile da gestire.
Alfredo, da quanto tempo corri e cosa significa per te correre?
«Corro da quando avevo 23 anni, molto tardi perchè ho seguito la carriera universitaria (si è laureato in ingegneria gestionale, ndr). Era una passione fin da piccolo ereditata da mio padre, che ho tramutato in lavoro».
Laurea inservibile? Faccio il calzolaio
I suoi nonni non volevano. I suoi genitori hanno accolto con stupore la novità. Ma lui, Marco Grazietti, 27 anni, teramano, laureato in Biotecnologie con 108 su 110 e calzolaio di professione da pochissimi giorni, è contento così. Ha dato un calcio alla disoccupazione e ripete che «non ha prezzo non avere padroni».
Da quando ha aperto la “Calzoleria Grazietti”, una piccola ma deliziosa bottega lungo corso Cerulli, uno dei corsi centrali di Teramo, i clienti fanno a gara per portargli scarpe e scarponcini da aggiustare. Marco è cordiale con tutti, molto professionale nell’illustrare i problemi o i difetti delle varie calzature e i rimedi per ripararle. Offre anche servizi speciali, come la risuolatura delle scarpe da montagna o da ballo o i mocassini su misura. Un giovanotto, ottimista ed estroverso, che ha ridato vita ad un mestiere che sta scomparendo.
«Ecco perché resto in Giappone»
Storieabruzzesi.it ha contattato via Facebook Enrico Pelillo, ingegnere teramano da dieci anni in Giappone, chiedendogli di raccontare la sua personale esperienza del devastante terremoto che ha colpito il Paese. Pelillo ha accettato di rispondere alle nostre domande. Il risultato è questa intervista che vi proponiamo integralmente.
Enrico, dov’eri quando è arrivata la scossa più forte?
«Ero a casa, lavorando al pc su alcuni documenti. Per intenderci, a Kobe, dove vivo, che è a circa 800 chilometri dall’epicentro, la scossa non si è nemmeno sentita. Però il sistema di allerta giapponese, tra i più efficienti al mondo, ha trasmesso la notizia del terremoto su tutti i canali tv e radio immediatamente (roba di secondi). Letta l’entità della scossa, ho capito immediatamente che si trattava di qualcosa di importante, non le solite ‘scossette’ cui ci si abitua da queste parti».
Chiodi su ripresa, sanità, rifiuti e inchieste
Di seguito l’intervista rilasciata dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, al magazine “Unindustria” di Confindustria Teramo e pubblicata nel numero di febbraio in corso di distribuzione.
Presidente Chiodi, lei propone un Patto per l’Abruzzo: è più alto il sacrificio che chiede al sistema produttivo o il beneficio che promette?
«Il Patto per l’Abruzzo è lo strumento che è nato per contribuire alla ripresa dello sviluppo in questa regione. Questa è l’idea che abbiamo del Patto e su questa impostazione intendiamo andare avanti…» Continua la lettura »
Ricostruire L’Aquila in 3D
Scrive Barnaby Gunning, architetto inglese residente a L’Aquila, nell’annunciare il proprio progetto: «A distanza di un anno e mezzo dal terremoto che ha devastato L’Aquila, c’e ancora una mancanza di visione sulla ricostruzione. Il centro storico dell’Aquila è ancora una città fantasma, chiuso. Senza un piano strategico pubblico, i cittadini non sanno ancora che sarà della loro bellissima città».
Come dargli torto? Da questa riflessione è nato il progetto-sogno di Barnaby che, in collaborazione con Google, nel mese di settembre 2010 ha reso concreta l’idea di costruire in 3D un modello virtuale della città nel suo stato attuale (per i dettagli dell’iniziativa è possibile consultare il sito di Gunning). Un modello su cui ciascuno può immaginare la rinascita del capoluogo d’Abruzzo.
D’Alfonso in Parlamento se Marini dirà sì
Nel panorama, abbastanza modesto, dell’iniziativa politica di centrosinistra in Abruzzo, c’è qualcosa che si fa notare. Questa cosa, anche se qualcuno preferirebbe nasconderla, si chiama Luciano D’Alfonso.
E dire “cosa” conviene perché – lungi dal voler sminuire l’alto concetto legato al sostantivo persona – l’ex sindaco di Pescara (ed ex candidato governatore “in pectore” della bottega Pd & C.) è sempre stato qualcosa di più di un nome per una candidatura. O di un politico per un programma. Sin da quando, ancora vestito coi calzoni corti, studiava nelle aule della Dc come si fa a diventare un nocchiero lungimirante e ascoltato. Soprattutto ascoltato.
Datemi una barca e vi solleverò il mondo
Pasquale Perfetto, nato a Napoli ma residente a Giulianova, dove vive e gestisce lo chalet “Bagni Riviera” insieme alla moglie Maria Rosaria, ha un sogno: fare il giro del mondo in barca a vela. Non è un sogno difficile da realizzare, se non fosse che Pasquale vuole farlo in solitario.
Ed è caccia di sponsor. «Datemi una barca con il necessario per partire e io lo farò». Chi poteva immaginare che questo simpatico e robusto signore, tra una mozzarella di bufala e una ghiotta insalata servite sotto ampi gazebo di bambù, coltivasse un sogno del genere?