Archivio per la parola chiave ‘l’aquila’
«L’Abruzzo non è più corrotto del resto d’Italia»
A L’Aquila, quando incontriamo Nicola Trifuoggi, c’è una fastidiosa pioggerellina che non consente neanche a chi è munito di ombrello di ripararsi.
È una sensazione per certi versi simile, ci viene da pensare, a quella di chi vorrebbe liberarsi da un incubo che invece gli sta sempre addosso e non lo fa respirare.
L’incubo vissuto da una città che, il 6 aprile 2009, si è vista crollare addosso non solo i muri delle case ma il diritto a un’esistenza normale. Il confronto con l’ex procuratore avalla i nostri pensieri.
L’uccellino raro che è migrato al contrario
Ha invertito la rotta e dalla Siberia centrale è arrivato in Abruzzo, dalle parti del laghetto artificiale di Vetoio (L’Aquila), invece che in Cina o magari in Indocina dove l’istinto avrebbe dovuto condurlo. Sta richiamando l’attenzione dei birdwatcher di mezza Italia un piccolo ma tenace esemplare di Luì di Pallas, un uccelletto migratore che per errore ha fatto la migrazione al contrario.
Un evento raro. In Europa, d’inverno, capita di vederlo qualche volta in Gran Bretagna. Ma in Italia si tratta del quindicesimo avvistamento in assoluto (il primo a Ventotene nel 1992 e l’ultimo a Marano Lagunare, in provincia di Udine, lo scorso aprile).
L’Aquila, il sindaco Cialente ritira le dimissioni
«Ripartiamo con orgoglio e senso di responsabilità. Si apre una fase completamente nuova». Massimo Cialente ha ritirato le dimissioni da sindaco dell’Aquila. La decisione, già nell’aria da giorni, ora è ufficiale. Tuttavia, per evitare che qualcuno dica che ama scherzare e prendersi gioco della città, Cialente ha accompagnato l’annuncio con i fuochi d’artificio. Giunta rinnovata con l’ingresso in qualità di vice sindaco di un super consulente, Nicola Trifuoggi, già procuratore della Repubblica a L’Aquila e Pescara. All’ex magistrato in pensione, uno dei pretori che nel 1984 oscurarono le tv Fininvest e protagonista dell’inchiesta costata nel 2008 gli arresti all’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco, il sindaco ha affidato la delega alla trasparenza e alla legalità oltre che alla centrale unica di committenza per tutti gli appalti.
In un libro 150 storie (abruzzesi) di soprusi e sprechi
A sei anni dall’inizio della rubrica sulla Tgr Rai Abruzzo “Lo dico al Tgr”, è stata raccolta in un libro una parte delle segnalazioni che hanno permesso la realizzazione dell’appuntamento settimanale del martedì in televisione.
Sono 150 storie che partono da e-mail, telefonate e lettere giunte in redazione. L’idea di Umberto Braccili è stata quella di raccontare, a partire dalla sua esperienza di reporter, uno spaccato del nostro Abruzzo, fatto spesso di storie di disagio, soprusi e sperperi di denaro pubblico da parte delle Amministrazioni. Il libro parte dalle opere pubbliche incompiute, costate tantissimo ai cittadini, che hanno anche sopportato le conseguenze pratiche delle mancate realizzazioni.
Lo votano anche da morto e arriva al ballottaggio
Il candidato sindaco è morto, stroncato da un infarto due settimane prima delle elezioni, ma viene premiato ugualmente dagli elettori con 3.255 voti e il 21,8% per cento dei consensi. È accaduto a Sulmona, dove si è piazzato secondo e sarebbe andato al ballottaggio Fulvio Di Benedetto, ingegnere molto conosciuto e molto amato in città, accasciatosi a terra e deceduto il 15 maggio nel corso di un drammatico incontro pubblico con gli altri candidati, se le regole in questo caso non favorissero il terzo classificato.
La norma, per i Comuni sopra i quindicimila abitanti, non prevede infatti il rinvio del voto in seguito alla morte di uno dei concorrenti alla carica di sindaco. E Sulmona, la città di Ovidio, che con i suoi 25.170 abitanti è il terzo comune più popoloso della provincia dell’Aquila e il nono della regione Abruzzo, non ha fatto eccezione.
Gli acquerelli musicali del nonno di Paolo
Un omaggio a un musicista di cui, per varie ragioni, non si è parlato abbastanza. Un talento da riscoprire. Il capostipite di una famiglia di musicisti. Parliamo di Pietro Paolo Di Sabatino, per il quale, nel centenario della nascita, la famiglia ha voluto celebrare il ricordo ideando lo spettacolo dal titolo “Acquerelli abruzzesi”.
In programma tre serate: mercoledì 29 maggio, alle 18, all’auditorium “Casella” all’Aquila; giovedì 30 maggio, a Teramo, nell’auditorium Parco della Scienza, alle ore 21,15, nell’ambito del “Maggio Festeggiante” organizzato da Spazio Tre Teatro; venerdì 31 maggio, al museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti), alle ore 21,15. L’ingresso è gratuito.
«Dell’Aquila non importa a nessuno, via il tricolore»
«Qui stiamo letteralmente crepando ma dell’Aquila non frega niente a nessuno». Parole del sindaco, Massimo Cialente, il quale lunedì ha annunciato di voler rispedire la fascia da primo cittadino al presidente della Repubblica e di aver ordinato a una squadra di operai dell’ente di rimuovere le bandiere tricolori da tutti gli edifici del Comune. Scuole comprese. Perché, ha detto nel corso di una conferenza stampa, lo Stato ha abbandonato L’Aquila.
Uno «Stato assolutamente insensibile, privo di solidarietà e del senso stesso dell’emergenza che stiamo vivendo, una disperazione che non finisce mai». Parole dure, come quelle messe nero su bianco nella lettera che lo stesso Cialente, con il sostegno dell’intera giunta, ha inviato al Capo dello Stato, al presidente del consiglio Enrico Letta e ai ministri interessati.
L’Aquila, da libro nasce premio. Per non dimenticare
L’Associazione vittime universitarie del sisma aveva un sogno. Investire una somma per premiare la migliore tesi sulla prevenzione sismica nelle facoltà di tutta Italia. L’idea è stata sposata dall’Ordine nazionale dei Geologi e sarà realizzata grazie ad un libro, “Macerie dentro e fuori”, del giornalista Rai Umberto Braccili. Ecco il comunicato dell’Ordine dei geologi.
Il 22 febbraio, alle ore 10,30, presso l’aula “Monroy” del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) di Palermo, sarà presentato il premio di laurea ideato dall’ ”Associazione Vittime Universitarie Sisma”, dal “Consiglio Nazionale dei Geologi” e dalla “Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi”.
Casa dello studente, condannati quattro tecnici
«È stata fatta giustizia. Il processo ha accertato che il crollo è avvenuto a causa di una colpa umana e non per il terremoto. Oggi sappiamo che la responsabilità è di chi non ha saputo tutelare gli studenti ospitati nell’edificio». È il commento dell’avvocato Wania Della Vigna, legale di quattro dei ragazzi sopravvissuti al crollo della Casa dello studente, in via XX Settembre, a l’Aquila, uno dei luoghi-simbolo della maxi-inchiesta sul terremoto del 6 aprile 2009, dopo la lettura della sentenza che ha inflitto per quei fatti tre condanne a quattro anni di reclusione e una condanna a due anni e sei mesi.
È stato questo il verdetto emesso dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, per il crollo dell’edificio che causò la morte di otto ragazzi e il ferimento di altri 19.
Si gioca un patrimonio per sfuggire al Parkinson
Gratta e vinci, videopoker, Lotto e Superenalotto, scommesse sportive e slot machine. Mario S., pensionato romano di 72 anni, ex operatore della Rai addetto al montaggio, vedovo e affetto da morbo di Parkinson, in quattro anni ha tentato la sorte in ogni modo. Ha buttato al vento quasi centomila euro. Poi, per pagare i debiti, ha messo in vendita la casa. Ha smesso di giocare così come aveva iniziato, improvvisamente, dopo aver interrotto l’assunzione di un farmaco contro il Parkinson a base di pramipexolo. Sarebbe stato proprio il medicinale – dicono i suoi legali – a farlo diventare un giocatore d’azzardo patologico.
La disavventura ha segnato profondamente Mario. Il rapporto con la donna che amava è finito, così come la sua vita sociale a Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila, dove si era trasferito dopo la pensione. Oggi risiede a Roma con la figlia e il genero. Ha intentato una causa contro la ditta che produce il farmaco e i medici della Asl che glielo hanno prescritto (i quali, chiamati in causa, hanno respinto ogni addebito). Da più di tre anni attende che il giudice si pronunci.