storieabruzzesi.it

blog d'informazione

Compie cent’anni (ed è abruzzese) l’auto più rara

nessun commento

Il prototipo della "Docteur" del 2016 in mostra a Teramo

Il prototipo della “Docteur” del 2016 in mostra a Teramo

Cilindrata 1470, motore monoblocco a 4 cilindri, 3 velocità, potenza 10 HP, velocità massima 75 chilometri l’ora. Sono le caratteristiche di questo modello, costruito in soli tre esemplari al mondo per incarico di Bugatti Citroen, che realizzò tali prototipi nel 1916 con caratteristiche uniche, prima di avviare la produzione in serie della classica “Docteur” nel 1919.

Dei tre prototipi iniziali, questo è l’unico esemplare sopravvissuto fino ai nostri giorni. Da ricerche effettuate in Francia, risulta che una delle tre vetture fu requisita e utilizzata nella Grande Guerra per rifornire il fronte mentre l’altra è appartenuta ad un medico francese che la distrusse in un incidente stradale.

L’esemplare Citroen, in esposizione a Teramo il 18 giugno ai Giardini Carino Gambacorta (Tigli) a partire dalle ore 18, festeggia quest’anno il suo centesimo anniversario ed è il terzo e ultimo prototipo rimasto in vita. Una rarità che arriva a noi attraverso una storia avventurosa.

Un particolare della vettura

Un particolare della vettura

Ad acquistarla nel 1918, presso l’elegante concessionaria Barbarossa di Pisa, fu il barone Venanzio Castellj di Teramo che allora svolgeva in quella città la sua attività professionale come avvocato ed editore della rivista scientifico-letteraria “Pluralia”.

Fu lui stesso a guidare l’auto fino in Abruzzo e poi a custodirla nel garage del suo villino di Giulianova Paese. Proprio in quei giorni, una bomba esplose nelle vicinanze dell’abitazione dissestando il pavimento dell’immobile. La nuova e fiammante Citroen restò parcheggiata così per oltre 60 anni.

Solo negli anni ’80, la figlia di Venanzio, Magdalena Castelli, ne iniziò un restauro certosino sotto la guida di Peppino Valerii, esperto conoscitore di macchine d’epoca. Il nuovo treno di gomme fu realizzato in California e il radiatore originale fu rintracciato ed acquistato fortuitamente al mercato delle pulci di Nizza. Nel 1988, a Monza , Gigi Villoresi le conferì il Premio di “auto più rara in assoluto”.

In conclusione possiamo dire di trovarci di fronte una doppia rarità: una vettura centenaria unica al mondo e che mantiene una freschezza senza pari grazie ad un motore che ha fatto pochissimi chilometri (appena 500 in un secolo).
In occasione dell’evento commemorativo del 18 giugno 2016 a Teramo, il nuovo restyling della vettura è stato curato da Silvano Ciotti, esperto restauratore di auto d’epoca e componente del direttivo del Cast (Club automoto storiche Teramo).

Il barone Venanzio Castellj

Il barone Venanzio Castellj

di Redazione

giovedì 16 Giugno 2016 alle 9:07

367 visualizzazioni

Lascia un commento

*