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Un borgo medioevale al costo di un appartamento

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Valle Piola (foto di Maurizio Anselmi)

Quanto costa un pezzo di storia nel cuore del Parco Gran Sasso e Monti della Laga? Appena 144 euro al metro quadrato. Tanto serve per acquistare il borgo medioevale di Valle Piola, frazione disabitata del comune di Torricella Sicura, in provincia di Teramo, a circa mille metri sul livello del mare ed a pochi chilometri dal confine con Ascoli Piceno.

I proprietari del paesino fantasma si accontentano di soli 550 mila euro – meno di quello che in alcune città serve per un comodo appartamento in centro – in cambio di «undici edifici in muratura di pietra locale a vista da restaurare per una superficie calpestabile totale di 3.800 metri quadrati e da terreni circostanti di 60.000 metri quadrati». L’annuncio è apparso pochi giorni fa su alcuni dei principali siti di compravendita immobiliare.

Ad inserirlo è stato Giacomo Ciapanna, geometra col pallino delle ristrutturazioni, che lì sogna di realizzare quanto già fatto dall’immobiliarista italo-svedese Daniele Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio. «Il progetto – spiega Ciapanna – è nella fase iniziale. Il nostro vero obiettivo è quello di ridare vita a Valle Piola. Il prezzo non è elevato perché, altrimenti, nessuno lo acquisterebbe».

Eppure il borgo ha un valore storico inestimabile, se si considera che il primo documento scritto sull’abitato risale al 1059 e che, all’interno di questo piccolo nucleo di case incastonate in uno scenario mozzafiato, sono presenti reperti storici unici. Come i “gafii”, i caratteristici balconi di origine longobarda. Valle Piola risulta abbandonata dal 1977, si legge su Wikipedia, quando l’ultima famiglia si trasferì altrove, ma ora «il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga vuole riportarlo a nuova vita con un progetto di ristrutturazione e rivitalizzazione». Un equivoco. Forse un errore. Che l’enciclopedia on-line farebbe bene a correggere. L’Ente Parco al momento non sta portando avanti alcun piano di recupero. Né potrebbe, anche volendo, sia per mancanza di fondi sia perché le risorse ministeriali sono indirizzate principalmente alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente. Anche le casse del Comune di Torricella Sicura piangono miseria.

Il sindaco, Daniele Palumbi, che alla storia della sua terra sembra sinceramente affezionato, è rammaricato. «Il borgo è davvero un gioiello, dal punto di vista paesaggistico e storico – dice – e noi abbiamo fatto di tutto per riportarlo alla vita. Abbiamo tentato anche con un bando per la locazione di una struttura ricettiva, l’unico edificio di cui siamo proprietari insieme ad altri due ruderi. Ha risposto una sola persona, che poi ha rinunciato. E poi, come se non bastasse, sono arrivati i vandali a danneggiarla». Nel borgo si respira aria pura. Siamo nel versante nord-orientale del Monte Farina, in un anfiteatro naturale da cui nasce il Rio Valle, affluente del fiume Vezzola. Al paese si arriva percorrendo una strada bianca che poi diventa selciata tra le case e i ruderi (via della Fauna) e continua come mulattiera. La strada è uno dei problemi da superare. Il Comune sta cercando un finanziamento di 500 mila euro almeno per asfaltare l’accesso a Valle Piola. Risorse che, al momento, appare difficile reperire.

Nicola Catenaro

(Pubblicato da “Corriere della sera.it” il 13 aprile 2011)

di Nicola Catenaro

giovedì 14 Aprile 2011 alle 9:05

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